Su RaiTre l’attore Gaetano Ingala di Barrafranca protagonista della puntata di “Amore criminale”

Gaetano Ingala 1Il compagno di Marianna è un uomo rude e corpulento. La trascura preferendola alla caccia, sua unica passione. Lei, con alle spalle un altro matrimonio fallito, gli si aggrappa come fosse l’ultima speranza di felicità, ma alla fine gli comunica che lo lascerà. Una decisione ardita, che pagherà con la vita: Marianna sarà uccisa da colpi di fucile.
È questa la terribile storia, purtroppo vera, che “Amore Criminale”, il programma televisivo condotto da Barbara De Rossi, manderà in onda questa sera su RaiTre alle 21.05.
Protagonista dell’intera puntata sarà l’attore originario di Barrafranca Gaetano Ingala, giovane interprete scelto da Matilde D’Errico, regista e ideatrice del programma, per vestire i panni dell’uomo violento, con a fianco la collega Nunzia Mita.
Si tratta, come sempre, di una ricostruzione verosimile, attraverso il ricorso all’espediente della docufiction, di una delle tante storie di femminicidio, in cui le donne si ritrovano ad essere vittime di violenza, annientate proprio da chi dovrebbe proteggerle.
Laureatosi al Dams di “Roma Tre” e perfezionatosi all’Accademia “Corrado Pani” di Claudio e Pino Insegno- Ingala non è nuovo a questo tipo di interpretazioni. Nel 2009, infatti, guidato dalla stessa D’Errico, il siciliano è stato uno dei protagonisti di “Città Criminali”, andato in onda su LA7, in cui impersonava il boss di San Giuseppe Jato, Giovanni Brusca. Una carriera impegnata, dunque, la sua, con alle spalle anni da professionista, divisa tra teatro e televisione, con un occhio sempre rivolto alla formazione socio – culturale delle nuove leve.
Così il giovane Gaetano Ingala: “Penso che quando c’è l’amore, la violenza non esiste… Non ci sono scusanti. Il femminicidio è un tema vasto e delicato che purtroppo sale sempre agli onori della cronaca. È importante quindi puntare molto sull’informazione, così come fa “Amore criminale”, in prima linea dal 2007. Per quanto mi riguarda, penso, invece, all’universo maschile, che deve essere protagonista di una rivoluzione che abbatta qualsiasi forma di maschilismo. Soltanto isolando la violenza e i violenti e proteggendo le nostre donne, potremmo far fronte a questo fenomeno”.