ASP Enna: corso su ostruzione bronchiale e insufficienza respiratoria

ostruzione bronchialeIl Corso, che si è tenuto a Enna, è stato rivolto a Medici di Medicina Generale, specialisti in Medicina Interna, Pneumologia, Malattie Infettive, Allergologia, Otorinolaringoiatria, Geriatria e Pediatria. Dopo l’introduzione di Mauro Sapienza, Direttore UOC Medicina Interna dell’Ospedale “Umberto I” di Enna e di Nunzio Crimi, Professore Ordinario di Malattie Respiratorie e Direttore UO Pneumologia Riabilitativa ed Allergologia dell’AOU Policlinico-Vittorio Emanuele di Catania, e i saluti del Direttore Sanitario dell’ASP di Enna, Emanuele Cassarà, si è subito entrato nel vivo dei lavori sottolineando come la broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco) è una malattia dell’apparato respiratorio caratterizzata da un’ostruzione irreversibile delle vie aeree, di entità variabile a seconda della gravità. La malattia è solitamente progressiva ed è associata a uno stato di infiammazione cronica del tessuto polmonare. La conseguenza a lungo termine è un vero e proprio rimodellamento dei bronchi, che provoca una riduzione consistente della capacità respiratoria. Ad aggravare questo quadro clinico è l’aumento della predisposizione alle infezioni respiratorie di origine virale, batterica o fungina. Il principale strumento diagnostico per la Bpco è la spirometria, che permette di misurare la capacità polmonare residua. I farmaci più indicati per la Bpco sono i broncodilatatori, somministrati per via inalatoria, che sono in grado di dilatare le vie aeree e garantire così il maggior flusso possibile di aria. In caso di forme gravi o acute, si possono usare antinfiammatori potenti come cortisone e suoi derivati, evitandone però l’uso prolungato a causa dei pesanti effetti collaterali. Ai pazienti si raccomanda anche di vaccinarsi regolarmente contro malattie come l’influenza o la polmonite da pneumococchi, che potrebbero aggravare una funzionalità polmonare già fortemente compromessa. Accanto ai farmaci, esistono altre possibilità terapeutiche, come per esempio l’ossigenoterapia, ovvero la somministrazione di ossigeno puro, e la ventilazione meccanica, che supplisce all’insufficiente attività respiratoria. Inoltre ai pazienti viene consigliato di controllare il peso, per non affaticare ulteriormente il sistema respiratorio, e di praticare una serie di esercizi specifici per tenere in attività i muscoli del respiro.
Rossella Intravaia, Pneumologa dell’Università di Catania ha riferito sui segni, sintomi e terapia dell’anafilassi e , successivamente il Prof. Crimi ha sottolineato il ruolo degli ultra B2 Adrenergici nella terapia dell’ostruzione bronchiale e le varie associazioni di broncodilatatori CSI ;
Giuseppe Iraci, responsabile dell’Ambulatorio di Pneumologia dell’ UOC Medicina Interna dell’Ospedale di Enna, ha posto l’accento su quando e come diagnosticare l’insufficienza respiratoria, Giuseppe Rossetto, Pneumologo Ambulatoriale di Piazza Armerina ed Enna, ha sottolineato il ruolo dell’Ossigenoterpia ed , infine, Gherardo Siscaro, Pneumologo operante a Sciacca , ha parlato della Riabilitazione Respiratoria.