Vincitori e sconfitti alle amministrative di Valguarnera

Francesca Draià PD ValguarneraValguarnera. Non si spegne l’eco per la vittoria di Francesca Draià del PD, un volto il suo, completamente nuovo in ambito politico. La sua affermazione sa di svolta, anche se permangono interrogativi sulla solidità dell’esecutivo, considerato che è alla sua prima esperienza politica- amministrativa. Dalla sua però, considerato che ha 32 anni, avrà freschezza e brillantezza di idee. A condurla al successo un partito strutturato sul territorio, una lista abbastanza forte, un nucleo familiare abbastanza numeroso. Tramite facebook oltre ai ringraziamenti di rito afferma: “Sarà un’amministrazione aperta al dialogo con i cittadini. Non sarò qui a occupare una poltrona, ma salperò insieme a loro in un viaggio alla ricerca di nuove opportunità”. Intanto l’ufficio elettorale centrale del Comune ha confermato i dati, solo qualche lieve differenza nell’attribuzione dei voti di lista, per il resto rimane tutto confermato, compreso i consiglieri comunali eletti. Ma chi esce sconfitto da queste elezioni è il sindaco uscente Sebo Leanza che non è riuscito a convincere, anche se per soli 120 voti, l’elettorato che 5 anni fa lo condusse al successo. Parecchi gli errori, soprattutto politici, che oggi gli addebitano. Il primo, di aver deciso troppo tardi la sua ricandidatura, quando gli altri competitori avevano già le liste pronte; poi, di non essere riuscito a convincere la maggior parte dei suoi consiglieri comunali uscenti. Infatti solo 2 su 10, Arcuria e Speranza nonché l’ex vicesindaco Profeta, hanno accettato una nuova sfida, altri sono passati in rive altrui come Filippa Greco che nella lista Interlicchia, sebbene non eletta, ha ottenuto ben 359 voti. Ma anche di essersi avvalso per lungo tempo di assessori forestieri, trascurando professionisti locali; in ultimo, di aver escluso da decisioni importanti i suoi stessi collaboratori più stretti. L’ex sindaco non è d’accordo su ciò e dice: ”Abbiamo ottenuto il massimo possibile, visto che c’erano due liste che correvano contro di noi. Il fatto che siano stati riconfermati i due consiglieri uscenti Arcuria e Speranza nonché il vicesindaco Profeta con ottimi risultati, seppur nel ruolo di opposizione, confermano la bontà delle scelte, mentre altri ex ricandidandosi con altre liste, non sono stati eletti. Sul piano amministrativo mi ritengo soddisfatto per essere riuscito a completare il progetto iniziale, consegnando il paese meglio di come lo avevamo trovato sia dal punto di vista economico che sociale. Questo è l’aspetto che più conta. Il resto non mi interessa”. Giuseppe Interlicchia arrivato terzo, è l’altro volto nuovo di queste elezioni. Uscito sconfitto alle primarie del PD, dopo le note polemiche inerenti le modalità di voto, assieme ad altri giovani provenienti la maggior parte dalla giovanile del partito, ha percorso una strada alternativa, fermandosi a 193 voti dal traguardo. Durante la campagna elettorale ha avuto un crescendo di consensi, per il modo di interloquire e per la chiarezza di idee. Nel comizio di ringraziamento di venerdì sera ha detto che non disperderà le forze profuse sia alle primarie che alle comunali e che non si fermerà la battaglia già intrapresa per il rinnovamento. Ha annunziato anche che costituirà una associazione politico – culturale e che saranno molto vigili sull’operato della nuova amministrazione. “costituiremo – ha concluso – un’amministrazione ombra”. Laura Scibona del M5S, nonostante i 226 voti si dichiara soddisfatta: Abbiamo dato il massimo- afferma- ma questo è stato purtroppo il risultato. Ci piace ricordare che al nostro movimento si è avvicinata tanta gente nuova. Quello che mi sento di promettere è che saremo ancor di più vigili, sulle istanze dei cittadini e sull’attività amministrativa della nuova compagine”.
Rino Caltagirone