Fiera di Sant’Antonino a Leonforte. Arte e santità

sant antonio abateE’ arrivata l’estate a Leonforte. La bella stagione al paese arriva con la fiera di Sant’Antonino e la processione e la gente che si accalca e la banda che suona e le luci e tutto quanto fa festa. La processione del Santo, dal viso di fanciullo, si è conclusa con il Trio di Montecarlo e l’applauso dei fedeli. Sant’Antonio avrebbe pure salutato la sua gente, se non avesse dovuto accordare il Bambinello, disfizziato dal puzzo dell’immondizia che bella, bella se ne stava nei bidoni sempre aperti. Davanti il magnifico portale della scuderia troneggiano infatti non uno, non due e manco tre ma quattro dicasi quattro bei bidoni di spazzatura: due su quattro non hanno più il coperchio e emanano quel bel tanfo di rancido cotto che fa tanto… schifo e pazienza si sarà detto il Bambinello “ma non c’era una volta una galleria di arte intitolata a Enzo Barbera?”, “C’era e c’è ancora” gli avrà risposto il Santo, perché sappiano i signori che la suddetta è stata appena regolamentata, però per la festa non si vede.
La apriamo poi, di settimana, fra il lunedì e il mercoledì, quando non c’è nessuno e il dubbio che una, una cosa soltanto sia stata fatta con criterio non lambisca nessuno. Per la festa ci mettiamo un furgone bello lungo e bello largo che ostruisce vista e passaggio, ma non solo lì sennò la gente che può pensare. Giusi Grasso, coordinatrice di un gruppo d’arte di nota qualità e fama, ogni anno chiede di lasciare libera l’area del laboratorio dimodocchè i passanti possano vedere quello che gli artisti fanno nel corso dell’anno e invece no, ogni anno un paninaro offre le sue di creazioni e le velleità artistiche della Grasso vengono disattese e ignorate con una puntualità quasi scientifica. Giusi, Giusi, Giusi… non insistere con le lagnanze sennò chi di dovere si offende e poi… L’anno prossimo vedrai Bambino Gesù che le bancarelle verranno meglio distribuite, il parcheggio di piazza Parano aperto e i monumenti glorificati e le transenne?
Ma non c’era una transennatura nell’angolo di piazza Branciforti? Proprio di fronte al palazzo? C’era tutto un recinto di rete arancione che serviva a frenare la caduta dei massi dal cornicione pericolante!
C’era ne son certa! C’era ma per la festa l’abbiamo levata ora però la rimettiamo, tanto di succedere non è successo niente e almeno le spese le ammortizziamo… Ah ecco!

Gabriella Grasso