Enna. Urgenti ed ingarbugliati i primi nodi che Dipietro dovrà sciogliere

Enna Dipietro comune vittoriaFatto il Sindaco il Comune di Enna ha bisogno di essere immediatamente amministrato e possibilmente governato bene. Nel documento programmatico del neo Sindaco Dipietro ci sono scritte tante belle cose come spesso si usa fare nelle competizioni elettorali, sapendo che tradizionalmente gli elettori che scelgono comparando i programmi sono davvero pochi.
Ne parliamo con Massimo Greco.

Il Sindaco c’è, sugli assessori ci saranno sorprese visto che almeno due sono assessori-civetta?
Non è un problema di civette o di gufi, che peraltro in questi giorni sono anche aumentati, anche perché in questi giorni l’ARS approverà il disegno di legge che riduce consiglieri e assessori. Mentre i consiglieri comunali, essendo cariche elettive, non possono essere ridotti se non a partire dalla prossima consigliatura, l’eventuale riduzione del numero degli assessori opererà immediatamente. E poi la figura dell’assessore deve ritornare ad essere più aderente allo spirito originario della legge, un collaboratore del Sindaco e non un portatore di interessi politici. Nel Comune le figure politiche depositarie di interessi politici e democraticamente preposte alla negoziazione politica sono il Sindaco ed i Consiglieri comunali, i soli ad essere eletti.

Passiamo agli aspetti programmatici…. quali sono i nodi da sciogliere con urgenza?
C’è un problema serio con l’organizzazione delle risorse umane. Enna è un Comune che, al netto dell’Avvocato Termine che non può avere a scavalco altri settori, non ha più Dirigenti. Va fatta subito una programmazione del reclutamento di tali figure. Un Comune capoluogo di provincia che non possiede Dirigenti si squalifica da sé.
Ripristinata la macchina burocratica occorre stabilire un cronoprogramma di cose che il Comune può fare autonomamente e subito con le proprie risorse finanziarie ed amministrative, e un altro cronoprogramma di cose che il Comune può fare sotto l’aspetto più politico-istituzionale. Il secondo obiettivo è quello più complesso ma è anche quello che può fare la differenza tra il Sindaco di un Municipio e il Sindaco di una Città.

Stiamo forse parlando di acqua, rifiuti, università…?
Certo, alcuni nodi vanno sciolti e in fretta, anche se alcuni settori sono inceppati per miopia del legislatore regionale. La gestione dei servizi integrati sui rifiuti e sulle risorse idriche va affrontata con determinazione ma anche con cautela per evitare di fare esporre il Comune a danni ancora più ingenti. Ma la competenza professionale del Sindaco Dipietro è una garanzia sotto questo aspetto. C’è il problema aperto della gestione sportiva delle attività motoristiche attraverso l’invecchiato strumento del Consorzio Autodromo di Pergusa e della non risolta compatibilità con la Riserva naturale. Peraltro, della Riserva non si hanno più notizie da anni né del piano di sistemazione della zona “A”, di competenza dell’ex Provincia, né del piano di utilizzazione della pre-riserva, di competenza comunale.

..e il rapporto con l’Università?
Il Comune di Enna, in crisi cronica di autorevolezza istituzionale, non può che trovare giovamento da un intimo rapporto col l’Università Kore, rimasta l’unica Istituzione in crescita rispetto ad un preoccupante panorama di desertificazione sociale, economica e istituzionale. Dipietro dovrà avere la capacità politica e l’autorevolezza di guardare con occhi camaleontici il pianeta università, distinguendo la Fondazione Kore dalla Libera Università Kore, pretendendo serietà e rispetto istituzionale dalla prima e contribuendo a valorizzare la seconda, che poi è il vero motore accademico.

..altre questioni calde?
Il sistema sanitario e quello ospedaliero in particolare. L’Ospedale Umberto I è da diversi anni scivolato in una crisi senza precedenti, aggravata dal pensionamento di noti medici professionisti. Se non si corre subito ai ripari, l’Ospedale rischia di diventare solo una grande ambulatorio con un aumento drammatico della mobilità sanitaria.

…c’è pure il famoso piano regolatore generale..
Mi aspettavo che il Sindaco uscente avesse portato a casa questo risultato, non tanto perché dall’approvazione formale del PRG derivi un nuovo boom economico della nostra comunità, ma per ripristinare un minimo di ordine nel governo del territorio, preda di cementificazioni non conformi ad un programmato e sostenibile sviluppo urbanistico. E, da non dimenticare la Panoramica crollata, è diventato urgente che ognuno si prenda le sue responsabilità, magari davanti un tavolo tecnico in Prefettura.

C’è pure la questione rimasta aperta del futuro libero consorzio di comuni che stenta a sostituire la Provincia regionale di Enna che merita una riflessione a sé stante, magari intervistando lo stesso neo Sindaco Dipietro