Valguarnera: linea dura e intransigente dell’opposizione al neo sindaco Draià

Valguarnera Sebo LeanzaValguarnera. L’opposizione consiliare che fa capo all’ex sindaco Sebo Leanza e che ha assunto il nome “L’altra voce”, ha deciso di tenere sin dalle prime battute una linea dura ed intransigente nei confronti della nuova giunta PD targata Francesca Draià e della sua maggioranza consiliare. Fa ancora discutere la polemica innescata dalla minoranza già al debutto, nei confronti del neo presidente del consiglio Enrico Scozzarella, sulla lettura o meno di un documento politico, così come hanno destato clamore le frasi pronunciate dall’ex sindaco nel comizio dell’altra sera. Leanza aveva detto che la nuova amministrazione è come se fosse teleguidata da personaggi politici esterni vicini al sindaco. Non solo, ma che la nuova amministrazione per come si sta comportando nei primi giorni, è come se stesse facendo una schedatura tra buoni e cattivi, tra persone a loro vicini e tra quelli che in campagna elettorale gli sono stati contrari, creando disparità di trattamento tra forze imprenditoriali, impiegati comunali e semplici cittadini. Alla fine ha detto che da parte del PD di Enna la sua ricandidatura, per quello che stava portando a compimento in ambito provinciale, rappresentava una spina nel fianco e sono dovuti scendere in campo due schieramenti per farlo fuori. La battaglia intrapresa da Leanza è continuata successivamente col suo gruppo consiliare. I 5 consiglieri di opposizione hanno infatti chiesto ed ottenuto dal presidente del consiglio Scozzarella la convocazione straordinaria del civico consesso che sarà tenuta venerdì 26 giugno alle 18,30 con all’ordine del giorno l’approvazione del regolamento Suap relativo al funzionamento dello sportello unico delle attività produttive e del mercato settimanale nonché l’approvazione del regolamento De.Co. (denominazione comunale) per promuovere i marchi dei prodotti tipici locali come il pane caratteristico di San Giuseppe. In cantiere pure la modifica dell’art. 57 del regolamento comunale per consentire la riduzione delle commissioni consiliari permanenti da 4 a 2 che permetterebbero un notevole risparmio alle casse comunali. Due sole commissioni in sostanza, per abbracciare i settori nevralgici finanziari e tecnici. “Proposta- aggiungono- già bocciata dal PD nella scorsa legislatura”. La modifica contemplerebbe inoltre, di non assegnare gettoni di presenza quando le commissioni non inizino l’esame degli affari posti all’ordine del giorno e non esprimono il parere consultivo, così come pure per la conferenza dei capigruppo quando questa non determina decisioni sugli affari posti in discussione.

Rino Caltagirone