Enna. Su elezione vice Presidente Consiglio comunale sarà presentato ricorso al TAR

gianfalco PD unitaEnna. All’insediamento del primo consesso civico a sala Euno, primo colpo di scena: gli eletti nelle liste dello sconfitto Mirello Crisafulli, che rappresentano la maggioranza numerica con 17 voti in totale, escono i muscoli, supportati dai telefonini durante i lavori in collegamento con i manovratori esterni (uno di essi seduto proprio al bar a pochi passi di dove si svolgevano i lavori).
E, questa mattina, affollata conferenza stampa di alcuni Consiglieri che appoggiano l’Amministrazione di Maurizio Dipietro, che hanno spiegato il loro punto di vista, premettendo che quanto accaduto sulla elezione del vice Presidente del Consiglio comunale sarà oggetto di ricorso al TAR, che ha sancito a loro parere la debolezza del PD verso i due Consiglieri di Sicilia Democratica, che potrebbero con una loro eventuale fuoriuscita sconvolgere l’assetto tutto. Diversi anche gli interventi nei riguardi del Segretario comunale che pur essendo stato preciso nell’esporre il regolamento non è stato consequenziale.
ferrari gargaglione bruno la porta di venti
Paolo Gargaglione: su elezione vice Presidente sono state violate le norme statutarie, i Consiglieri di maggioranza del PD e Sicilia Democratica, guidati dalla conservazione più becera e di un finto rinnovamento, hanno fatto emergere che la loro guida è sempre nelle “mani” dei soliti. L’eletto Presidente ha dimostrato alla prova dei fatti di essere di parte, non fa assolutamente presagire niente di buono per il futuro.

Dante Ferrari: quello che è successo non resterà all’interno dell’aula. Discorso di circostanza quello del neo Presidente del Consiglio che ha disatteso già alla prima prova: fazioso e di parte, che studi, che studi e sia corretto. PD ha perduto le elezioni amministrative, ma ieri ha straperduto “eticamente”, una prova di forza, un ricambio generazionale gestito telefonicamente da fuori dell’aula, per tenere stretto il coltello allo scopo di inseguire i Consiglieri a costo di calpestare regole e norme. Il PD è consapevole di avere solo una maggioranza numerica da trattare con le antiche logiche.

Peppe La Porta: occasione perduta, c’erano le premesse per prospettive di collaborazione per la città tutta, Quella di ieri sera è stata una vittoria di Pirro, la presentazione del ricorso al Tar solo per ripristinare le norme del diritto, resterà l’amaro di tale inizio.

Maurizio Bruno: è una questione morale, che dimostra di essere viva, non è servita a niente la sconfitta elettorale. Non è più un problema politico, saper perdere è solo una questione umana. Poi un accenno al Segretario comunale che non ha applicato l’art.33 dello statuto comunale per lo scorrimento degli eletti.

Cesare Fussone: che non passi l’idea che in città non è cambiato nulla, non si sono accorti che il popolo ennese non è più “fermo” alle vecchie logiche.

Filippo Fiammetta: non ci si aspettava che i Consiglieri di maggioranza uscissero i muscoli anche per la Commissione elettorale, mentre il Segretario comunale non è stato il notaio ed il garante dei lavori d’aula.

Paolo Di Venti: trasformismo ed illusionismo, hanno illuso gli elettori. Un modus operandi che ha perfino portato al controllo dei voti sul vice Presidente (il solito vecchio escamotage per controllare il votante). Legalità e morale non si può contrapporre con l’arroganza.

Biagio Scillia: per la vice Presidenza quello consumato è un atto illegittimo (art.12) e immorale. Il nostro comportamento per la votazione della Commissione elettorale è stato una provocazione. Non hanno ancora capito che questi eletti sono tagliati fuori dal PD palermitano e romano. Sono solamente ancorati ai soliti ordini di scuderia.

Infine i Consiglieri hanno voluto rimarcare che l’incontro odierno con la stampa è non è che l’inizio di strutturarsi come forza organizzata stabile affinché il rapporto con la città sia mantenuto vivo e costante.


vigneta di Gianfalco – diarioacido