Piazza Armerina. Diffidata l’Asp di Enna dai familiari dei malati di Alzheimer

aima  alzheimerPiazza Armerina. Ieri mattina il presidente provinciale dell’Aima (Associazione malati Alzheimer), dottor Ivano Chiarenza, ha presentato alla Direzione provinciale dell’Azienda sanitaria 11 diffide per mancata assistenza sanitaria a pazienti affetti da Alzheimer, molti dei quali frequentano il Centro Diurno che si trova ospitato presso l’Ospedale Chiello di Piazza Armerina. Nelle diffide, presentate dai familiari dei malati si fa presente che “al proprio familiare non si riconosce il diritto, costituzionalmente garantito, di un’assistenza sanitaria tramite l’individuazione e l’assegnazione di Personale qualificato presso il centro Diurno”. Nel caso in cui non si provvederà a questa assistenza adeguata, i familiari adiranno alle vie legali anche in sede penale. Quello del Centro Diurno Alzheimer dell’Ospedale Chiello di Piazza Armerina è una storia che si trascina da circa due anni con continue richieste da parte dell’Aima Provinciale, richieste sempre disattese, per quanto riguarda il personale necessario e previsto da legge in un Centro Diurno, dalla direzione dell’Azienda Sanitaria con scuse risibili con tante promesse e pochi fatti concreti, con richieste di accesso agli atti che spariscono ed alle quali non è stata mai data risposta. Anche i finanziamenti che sono stati assegnati all’Azienda per le cure delle malattie neurodegenerative non si che fine hanno fatto. Ci sono state tante richieste per la frequentazione dei malati di Alzheimer, anche di fuori provincia, ma non si sono potuti ammettere perché il personale non è sufficiente. Ci sono stati progetti elaborati, anche con la collaborazione dell’Aima provinciale che non hanno mai ricevuto approvazioni o bocciature. Tutto è campato in aria, tutto è provvisorio e poco efficace dal punto di vista sanitaria. Da qui la decisione da parte dei familiari dei malati di Alzheimer di presentare delle diffide per cercare di ottenere un’assistenza sanitaria adeguata.




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