“Uno spettro si aggira per il comune di Sperlinga”

Sperlinga Michele Lo Bianco 2E’ pervenuta in redazione una nota a firma di Michele Lo Bianco capo-gruppo consigliare di minoranza al Comune di Sperlinga, che si è ritenuto pubblicare nella sua interezza, anche in considerazione dei “graziosi” toni ironici della missiva:

“Al “Teatro Comunale di Sperlinga” va in scena, ancora un volta, il melodramma della sfiducia.
Sfiducia che è personale e politica. E che può essere attiva o passiva.
Cosicchè Sperlinga, che vanta famosi episodi storici di anticonformismo, anche in questo caso si distingue.
In questa ossessione della sfiducia qui succede che, quando non è il Sindaco a togliere la sfiducia agli Assessori, sono i suoi stessi assessori che, con singolare capovolgimento pirotecnico, la tolgono a lui.
Con la nuova vittima caduta sulla strada malsicura della fiducia bisogna, tuttavia, riconoscere che il paese si è rimesso a norma.
Poichè, nella circostanza, non è stato il vice-Sindaco a non avere più fiducia nel Sindaco, ma il Sindaco Saverio Di Marco a non avere più fiducia nel vice-Sindaco Epifanio Emanuele.
Ma se l’ortodossia è salva non altrettanto si può dire della trasparenza.
Infatti, anche in questo caso, secondo uno stile di assoluta reticenza perfettamente associabile alla tipica tradizione comunicativa siciliana, nulla è stato aggiunto al concetto generale e generico di sfiducia. Di conseguenza il paese non può nemmeno solidarizzare. Né con la “vittima” né con il “carnefice”.
Il convento del Sindaco, però, passa solo la sfiducia.
La sfiducia che è diventata la tovaglia per asciugarsi e per asciugare.
Laddove, forse, asciugare sta per “coprire”, ciò che non si vuole o non si può dire.
Ma la cosa che più inquieta in queste liti è la loro veemenza che li fa trascendere nell’estremismo. Perché, indubbiamente, si è di fronte ad un esito estremo quando, oltre alla fiducia politica, si perde anche la fiducia personale.
Ciò, oltre che rattristarci, ci lascia perplessi.
Perchè anche ammettendo che Sindaco e Vice-Sindaco abbiano bisticciato (ad esempio sul fallimento in cui hanno portato il paese che sta crollando con tutto il castello chiuso) resta egualmente incomprensibile una severità così implacabile che non salva nemmeno la fiducia personale.
A meno che, come radio fante sussurra, i motivi della lite non siano altri e non abbiano, putacaso, a che fare sempre con la gigantesca questione della rotazione delle cariche.
Che, come stanno a dimostrare le “botte da orbi” che si danno tra di loro, sembra l’unico tema in grado di scatenare la passione politica di questa compagine amministrativa. Per il resto spenta.
E, drammaticamente, incapace di capire che l’ultima cosa che può interessare Sperlinga e i suoi cittadini è quella di sapere se vice-sindaco è questo o è quella.
Con un Sindaco che si trastulla ancora con la fiaba della sfiducia dimostrando di ignorare che, al legittimo diritto dei cittadini di essere informati, corrisponde il suo preciso dovere di informarli. Compiutamente e chiaramente. Perché il diritto alla privacy vale a casa propria e per i fatti privati, non nella Casa Comunale e per i fatti pubblici.
L’atto più responsabile, al punto in cui sono le cose al Comune di Sperlinga, sarebbe un atto di responsabile auto-sfiducia. Ma, ove al Sindaco dovesse mancare questo coraggio virtuoso, che stesse almeno più attento nel dare la fiducia a chicchessia. Perché fino ad ora ne ha sbagliato tre su quattro. E, visto i risultati, abbia cura di non cercare più i suoi Assessori all’interno della Maggioranza. Che, peraltro, non esiste più”.