Comune Enna fra i primi a sperimentare la giustizia riparativa

giustizia riparativaEnna. Nella mattinata di ieri il sindaco Dipietro ha sottoscritto la convenzione col direttore dell’ufficio esecuzione penale esterna (UEPE) di Caltanissetta Dott.ssa Costa, per dare avvio al nuovo istituto dell’ordinamento penale che prevede la messa alla prova per adulti. L’intento, spiega l’assessore alle politiche sociali Macaluso, è quello di offrire la possibilità a quanti si trovino nella condizione di imputato/condannato per reati “meno gravi”, di riparare al danno causato con l’azione criminosa.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta… dopo avere commesso il reato, il soggetto a seguito di ravvedimento e ammissione di responsabilità, può chiedere di essere ammesso ad un programma. La MAP già sperimentata con gli imputati minorenni, consente di sospendere il processo offrendo la possibilità di riparare al danno nei confronti della collettività, qualificata come parte offesa. Fra gli impegni rientranti nel progetto MAP vi è anche l’espletamento di un’attività di pubblica utilità, ovviamente non retribuita, consistente nello svolgimento di prestazioni sociali da espletarsi presso i vari settori e uffici messi a disposizione dall’ente comunale, per il tempo stabilito dal giudice.
In una logica di deistituzionalizzazione, di promozione e valorizzazione delle risorse personali, di coinvolgimento e inserimento nel tessuto sociale, anche di coloro i quali abbiano sbagliato, ecco che trova sfogo il nuovo istituto giuridico. Continua l’assessore dicendo che per ogni soggetto richiedente l’ammissione al beneficio, sarà l’ufficio del Ministero della Giustizia (UEPE) in collaborazione con l’Ufficio Servizi Sociali del comune ad elaborare un progetto MAP adatto alla persona, da sottoporre al Tribunale che deciderà sull’ammissione e sulla durata dell’attività.
Conclude la Macaluso, dicendo: l’amministrazione ha voluto dare un segno di apertura ai problemi sociali in un’ottica di prevenzione e sostegno delle situazioni di pregiudizio. Cercheremo di promuovere altre azioni di promozione sociale, con l’impegno di tutta la rete pubblica e privata disponibile a collaborare.