Turismo ennese in piena crisi

Aacroliti Aidone 300Enna. A danno si aggiunge altro danno per il Turismo ennese che non ha mai raggiunto livelli notevoli, ma è rimasto sempre in piena mediocrità per mancanza di iniziative ma anche perché condizionato da una viabilità provinciale e statale che è da terzo mondo. Siamo quasi alla fine di luglio, quindi tre quarti di estate è andata via, ed i dati per il turismo ennese sono veramente deludenti. Basta citare la situazione della Villa Romana del Casale, vale a dire del sito archeologico più importante della provincia di Enna e forse della Sicilia, per evidenziare quale sia la situazione del turismo ennese, che non ha mai brillato di luce propria. Certo l’interruzione dell’autostrada per il crollo del viadotto Himera ha sicuramente condizionato quel movimento di autobus di Gran turismo che partiti da Cefalù solitamente effettuavano una fermata al Castello di Lombardia e poi una visita alla Villa Romana del Casale. Oggi queste fermate sono molto più rare perché gli autisti ed anche le guida turistiche preferiscono tirare diritto dopo che hanno subito quei 30 chilometri difficili di Caltavuturo e così il turismo nel territorio ennese è sceso a livelli molto bassi non incidendo sulla situazione socio-economica della provincia. Ci potrebbero essere il Distretto turistico della Dea di Morgantina ed il Gal Rocca di Cerere, ma il Distretto continua ad essere un’iniziativa embrionale che ancora, e sono passati tanti anni, deve svilupparsi, mentre il Gal Rocca di Cerere qualcosa l’ha fatto. Una delle iniziative che potrebbe superare la crisi economica e la viabilità potrebbe essere l’attività motoristica del circuito di Pergusa che richiamerebbe turisti ed appassionati, ma allo stato attuale ci sono solo due gare di valore nazionale ed internazionale, ma tutto questo non basta perché sono necessarie altre iniziative per richiamare migliaia di appassionati sulle mitiche sponde del lago di Pergusa.






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