Procura Enna delega GdF ad indagare su transazione tra Ato e AcquaEnna

bollette-acquaLa Procura di Enna ha aperto un’inchiesta a seguito dell’esposto presentato dal sindaco Maurizio Dipietro sull’Ato idrico e i rapporti con la società che gestisce il servizio in provincia AcquaEnna. L’inchiesta è stata delegata al comandante provinciale della Guardia di Finanza, il colonnello Giovanni Carlo Liistro, che ha già avanzato una richiesta ufficiale di atti al commissario dell’Ato idrico Pietro Lo Monaco, che è anche il commissario dell’ex Provincia. Secondo quanto si apprende, le Fiamme Gialle intendono vederci chiaro sulla transazione effettuata tra Ato e AcquaEnna, in relazione ai canoni di concessione arretrati. Una transazione che viene contestata dal sindaco Dipietro, secondo cui, piuttosto che trovare un accordo, l’Ato avrebbe dovuto rescindere il contratto per «giusta causa».
Adesso il tema è al vaglio della magistratura requirente ennese, diretta dal procuratore della Repubblica Calogero Ferrotti, e degli uomini del colonnello Liistro, che la prossima settimana quasi certamente entreranno in possesso della documentazione e inizieranno a vagliarla. Ma l’indagine è solo agli inizi. Attualmente non si ha notizia né di ipotesi di reato né, di conseguenza, di potenziali iscrizioni sul registro degli indagati. È bene ricodare che Dipietro iniziò questa battaglia da consigliere comunale assieme ai colleghi del Patto per Enna diffidando l’allora commissario straordinario dell’Ato idrico Parrinello di attivare una transazione. I consiglieri, sostenuti anche dal M5S, promossero vari incontri con la stampa per spiegare i percorsi che avrebbero portato secondo loro alla rescissione del contratto di servizio con AcquaEnna.

Riprendiamo e pubblichiamo dal quotidiano Giornale di Sicilia a firma di Josè Trovato


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