Prende i genitori a colpi di mobili e sedie, arrestato 34enne di Regalbuto per maltrattamenti

Enrico MeliNella serata di ieri i Carabinieri della Compagnia di Nicosia hanno arrestato in flagranza di reato il 34enne Enrico Meli, di Regalbuto, per il reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.
Nel primo pomeriggio di ieri 26 luglio, a seguito di chiamata pervenuta al 112, i Carabinieri di Regalbuto intervenivano presso l’abitazione del Meli, dove era stata segnalata una lite. Giunti sul posto i militari avevano modo di accertare che il ragazzo, in preda a una forte rabbia, si era scagliato contro i fratello e i propri genitori, aggredendoli violentemente e lanciando loro qualsiasi suppellettile presente in casa, oltre che a mobili. I Carabinieri, intervenuti sul posto, bloccavano il Meli con gli abiti sporchi di sangue – segno della colluttazione violenta. Durante il sopraluogo i militari constatavano che l’appartamento era sottosopra (mobili spezzati in due, vetri sparsi da per tutto). Il personale del 118 intervenuto sul posto visitava il Meli e gli aggrediti riscontrandoli tutti con ferite lacero contuse alcune delle quali molto profonde e necessarie di punti di sutura. I familiari per sfuggire all’ira del Meli Enrico si erano rinchiusi all’interno della cucina nell’attesa dell’arrivo dei Carabinieri, ma il Meli dopo aver infranto il vetro con un pugno entrava dentro il locale lanciando loro di tutto. Secondo quando accertato la lite era generata per futili motivi, riconducibili alle condizioni meccaniche dell’autovettura di famiglia.
Meli Enrico proprio qualche giorno fa era ritornato a casa dopo una detenzione in carcere sempre per maltrattamenti in famiglia.
Il Meli, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Enna come disposto dal Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica di Enna.
L’uomo risulta già con precedenti specifici, infatti, poco più di un anno fa il 6 luglio 2014, era stato già arrestato il flagranza di reato per gli stessi reati commessi in danno dei genitori. All’epoca infatti il giovane aveva picchiato i genitori sempre per motivi futili e l’anziano genitore aveva riportato lesioni guaribili in 20 giorni.