Leonforte. Ancora inefficienza all’F.B.C.

enna manifestazione ospedale leonforte 1Leonforte. Il comitato Pro Salute, dopo aver lottato per scongiurare la chiusura del nosocomio leonfortese, lancia ora un’accusa grave: c’è insufficienza di personale e di mezzi all’F.B.C. Così si legge in una intervista giornalistica, successiva all’ennesimo caso di presunta malasanità. Mancherebbero i medici e pure gli strumenti. I medici, i paramedici e tutto quello che serve a una struttura per soccorrere e curare, all’F.B.C. mancano per la verità da qualche decennio. Anni fa questo giornale definì la suddetta struttura: “una trappola per topi” e i topi erano i malati e quei topi, come quelli di Spiegelman, soffrivano e morivano nell’indifferenza generale. Da anni il Ferro- Branciforti – Capra subisce tagli e riduzioni di personale; da anni anche il personale si lagna di carenze croniche e di cronica speculazione politica e di mangiatoia e di bacino elettorale e di indecenza eppure sono anni, che a cadenza regolare si organizzano sfilate e passeggiate, tanto chiassose quanto inutili. Da troppo tempo si assiste a un RisiKo sanitario giocato sulla pelle dei malati o di chi potrebbe ammalarsi. E da una parte c’è chi grida all’inefficienza e all’abbandono e dall’altro chi ribadisce che “va bene pur che sia”. No! Non va bene pur che sia: correre al pronto soccorso per un “bummulu” e scoprire che non c’è neppure il ghiaccio per farlo sgonfiare non è come corrervi per un dolore al petto, che potrebbe risultare fatale, per la mancanza di mezzi e di personale.
enna manifestazione ospedale leonforte
L’ultima gita pro ospedale ha contato cinquecento sfilanti per sette comuni: tolti gli obbligati e gli schiffarati, restavano solo i sindaci e i vicesindaci e comunque ancora una volta si è ottenuta una bella solidarietà da parte del Prefetto e una sostanziosa convocazione del Presidente dell’ANCI Sicilia. E’ estate, fa caldo e alla gente queste chiacchiere non interessano più: c’è però nell’aria tanta mestizia e pure paura. Una cosa forse potrebbero ancora fare i nostri Sindaci per protestare: sfilare con il lutto al braccio dietro i santi Patroni paesani e “macari” con un lumino acceso, perché l’illusione del riscatto è morta e la gente se ne è accorta.

Gabriella Grasso