GdF sequestra calzature contraffatte a Nissoria

calzature scarpe contraffattiEnna. Anche quest’anno il Viminale ha disposto, per tutta la stagione estiva, un rafforzamento delle misure a contrasto dell’abusivismo commerciale e della contraffazione dei marchi.

Recependo le direttive dell’organo centrale, il Prefetto di Enna – dr. Fernando Guida -, in sede di Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, ha impartito alle forze di polizia statali e locali specifiche istruzioni per intensificare, anche sul nostro territorio, le azioni preventive e le misure repressive del fenomeno illegale.

Il Comando Provinciale ha, pertanto, predisposto un piano di controlli straordinari che, durante tutto l’arco estivo, attenzionerà feste, fiere, sagre e mercati cittadini, in concomitanza dei quali improvvisati ambulanti espongono la loro merce per la vendita.

Proprio nel mercato di Nissoria è stato “pizzicato” dai militari della Compagnia di Enna un cittadino, di nazionalità senegalese, che aveva allestito il proprio banco di venduta sul quale esponeva scarpe sportive e da passeggio recanti anche noti marchi commerciali (“Adidas”, “Nike”, “Harmont & Blaine”, “Lui Jo”, “La Coste”, “All Stare”, “Blu Byblos”).

Ad un primo sommario esame, nr. 61 paia di scarpe, per un valore stimato di circa un migliaio di euro, sono risultate palesemente contraffatte e, pertanto, sottoposte a sequestro.

Il detentore della merce, già gravato da precedenti penali, è stato denunciato a piede libero all’Autorità Giudiziaria per il reato di ricettazione e detenzione per la vendita di prodotti recanti segni falsi.

Lo stesso, che si trovava irregolarmente nel territorio italiano, è stato accompagnato presso la Questura di Enna, dove è stato munito di un provvedimento di espulsione e dell’ordine di abbandonare, entro 7 giorni, il territorio italiano.

Il problema della contraffazione non è solo limitato alla tutela del marchio, ma afferisce anche alla tutela dei consumatori che, oltre a ritrovarsi un articolo non corrispondente alle aspettative, potrebbero venire a contatto con prodotti che non rispettano gli standard di sicurezza in materia di salute pubblica (non di rado, per la confezione di prodotti calzaturieri sono stati utilizzati dei collanti risultati tossici).

Acquistare un prodotto contraffatto vuol dire infatti portarsi a casa merce confezionata da aziende che operano al di fuori dei circuiti legali e che sfuggono ai severi controlli di qualità previsti dalla normativa nazionale e comunitaria.