Guardia Finanza: Abusivismo commerciale, pirateria e contraffazione. Sequestri a Nissoria, Barrafranca, Leonforte e Catenanuova

Prosegue incessante l’attività dei Reparti del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Enna nel contrasto dell’abusivismo commerciale, della contraffazione di marchi e della pirateria audiovisiva, rafforzata nel periodo estivo sulla scorta delle direttive emanate dal Ministero dell’Intero e recepite dall’Ufficio Territoriale del Governo di Enna.
L’intensificazione dei controlli, che hanno riguardato le principali feste patronali e mercati settimanali, hanno portato fino adesso a 5 sequestri nei territori di Nissoria, Barrafranca, Leonforte, Catenanuova, eseguiti dalla Compagnia di Enna e dalla Tenenza di Piazza Armerina, con un risultato complessivo di 341 tra CD e DVD illecitamente riprodotti e 584 capi contraffatti delle principali marche Nike, Converse, Adidas, Nike, Harmont & Blaine, Lui Jo, Lacoste, All Star, Blu Byblos.
guardia finanza enna merce sequestrata
Sono stati denunciati all’A.G. 3 soggetti di nazionalità straniera, per ricettazione, commercio di prodotti con segni falsi e detenzione per la vendita di CD e DVD privi del contrassegno SIAE.
Peraltro, due di questi risultavano irregolarmente presenti nel territorio nazionale; in quanto già colpiti in passato da provvedimento di espulsione, cui non avevano ottemperato.
Per questi ultimi, il Prefetto di Enna, dr. Fernando Guida, ha adottato un nuovo ordine di espulsione.
Il problema della contraffazione non è solo limitato alla tutela del marchio, ma afferisce anche alla tutela dei consumatori che, oltre a ritrovarsi un articolo non corrispondente alle aspettative, potrebbero venire a contatto con prodotti che non rispettano gli standard di sicurezza in materia di salute pubblica (non di rado, per la confezione di prodotti calzaturieri sono stati utilizzati dei collanti risultati tossici).
Acquistare un prodotto contraffatto vuol dire infatti portarsi a casa merce confezionata da aziende che operano al di fuori dei circuiti legali e che sfuggono ai severi controlli di qualità previsti dalla normativa nazionale e comunitaria.
Non di meno si pone un problema di mancati introiti per l’erario, nonché di concorrenza sleale nei confronti di quei commercianti che, in regola con le normative vigenti, sono sottoposti ad autorizzazioni preventive e versano periodicamente all’erario tutti i tributi previsti.