ASP Enna. Comitato zonale per la salute mentale

Salute MentaleEnna. Eletto il Presidente del Comitato Zonale per la Salute Mentale, è il sig. Claudio Trovato, coordinatore della Caritas di Agira. La riunione si è tenuta presso la Sala Conferenze dell’Ospedale Umberto I ad Enna Bassa, lo scorso mercoledì 29 luglio, indetta dal dott. Giuseppe Cucci, responsabile del Dipartimento Salute mentale dell’ASP di Enna. Presenti il Direttore Generale, dr. Giovanna Fidelio, il Direttore Sanitario, dott. Emanuele Cassarà, i rappresentanti delle realtà associative del Terzo Settore e della Formazione, i delegati dell’Ufficio Provinciale del Lavoro, del C.S.A., della ex Provincia Regionale, rappresentanti dei Distretti Sanitari, dei Distretti Socio-Sanitari e dei Comuni.

Il dott. Giuseppe Cuccì ha evidenziato come l’elezione del Presidente darà concreta operatività al Comitato Zonale per la Salute Mentale, per il miglioramento qualitativo dell’offerta dei servizi nelle tre aree dipartimentali per le nostre realtà locali, secondo l’ottica della Salute Mentale di Comunità. Ha sottolineato con profonda soddisfazione il fatto che il D.S.M dell’A.S.P. di Enna sia all’avanguardia nel panorama regionale nella concreta attuazione del Piano strategico della salute mentale, approvato dalla Regione con Decreto 27.04.2012.
La dott.ssa Fidelio e il dott. Cassarà, nell’esprimere compiacimento per gli obiettivi raggiunti dal D.S.M. e dai suoi Servizi, hanno sottolineato il valore strategico che l’A.S.P. di Enna intende sempre più dare all’implementazione dei percorsi di integrazione socio-sanitaria tra pubblico e privato sociale, da realizzare in modo capillare e diffuso in tutte le comunità locali del nostro bacino di utenza.
Il Presidente ha ringraziato per la fiducia accordatagli e ha espresso il desiderio di dare il proprio contributo fattivo allo sviluppo delle reti relazionali tra i vari soggetti istituzionali del Terzo Settore e del Pubblico, in primo luogo del D.S.M. e dei suoi servizi, per favorire la realizzazione, in modo concertato, di progetti operativi integrati e dare concrete risposte ai bisogni delle persone in carico ai servizi del D.S.M.
Il dr. Giuseppe Cuccì ha dichiarato che uno degli obiettivi prioritari che ci si deve porre sin dall’inizio è quello di costruire il Budget di Salute, che comprenda le risorse finanziarie, umane e logistiche di tutti i soggetti istituzionali, sia del Pubblico (A.S.P., Comuni, Distretti Socio-Sanitari attraverso il Piano di Zona, in primo luogo), sia del Terzo Settore (Cooperative sociali, Associazioni di volontariato) e della Formazione. Per quello che riguarda più direttamente l’A.S.P. e quindi il D.S.M. fa presente che sarà reso disponibile il proprio budget, costituito grazie anche alle economie derivanti dalla contrazione negli anni dei ricoveri presso strutture residenziali. In merito alle aree di intervento, la prima viene individuata nell’attivazione di servizi di mediazione del disagio psichico e di assistenza educativa domiciliare attraverso i tutors ed altre tipologie di operatori specializzati, con l’obiettivo specifico di favorire l’inclusione familiare e sociale delle persone con disagio psichico e relazionale in carico ai Centri di Salute Mentale e la prevenzione dell’istituzionalizzazione impropria.
La seconda area di intervento è costituita dalla realizzazione di forme di semiresidenzialità come centri di aggregazione e centri polifunzionali. La realizzazione di borse lavoro e altre tipologie di intervento, anche sul versante abitativo, sono legate alla possibilità di ottenere mirati finanziamenti comunali, regionali e nazionali, considerati, però, allo stato alquanto improbabili, per la nota carenza di risorse finanziarie. Sulla base dei Piani Terapeutici Individualizzati (P.T.I.), le persone in carico individuate dai Centri di Salute Mentale, e i rispettivi familiari, avranno diritto ad usufruire dei servizi che saranno attivati, secondo criteri di libera scelta delle imprese sociali accreditate ed iscritte al suddetto Albo presenti nel territorio di riferimento. L’ A.S.P., di concerto con i Comuni, definirà appositi bandi in relazione agli specifici progetti da realizzare per garantire la massima trasparenza, la concreta fruizione dei servizi da parte degli utenti e delle famiglie e la disponibilità delle imprese sociali.