Sindaci e Politica. Sul Libero Consorzio dite qualcosa!

Sindaci e Politica. Sul Libero Consorzio dite qualcosa!
di Enzo Cimino

piazza-armerina-palio normanniIl territorio ennese, oramai, è quella parte della Sicilia che vive solo d’impellenze, di stati di pura sopravvivenza. Subisce strappi e fratture del suo vivere. Tutto sembra sfarinarsi. Insomma, sono quotidiani i fatti che segnano il viaggio lungo quasi 90 anni prossimo al punto d’arrivo, e di non ritorno. Oggi, limitarsi alla sola denuncia dello Status finale della Provincia sarebbe un grave atto d’immaturità. È, però, premessa necessaria a ciò che va posto all’attenzione: la nascita del Libero Consorzio dei Comuni. Nei mesi prossimi, difatti, sarà operante la legge reg.le che abolisce le Provincie e istituisce i Liberi Consorzi. È una legge che va in controtendenza a quella nazionale di Renzi, la quale nel tempo prevede la sua totale abolizione. In Sicilia, invece, rimarrà l’Ente intermedio con più competenze, più poteri, più ambiti di gestione diretta. Il tutto in un pastrocchio di ruoli e funzioni politiche. Crocetta, al solito, fa “rivoluzione” con riforme che ci riportano ai decenni passati, con 36 assessori usa e getta, con spregiudicate azioni tipiche di uomo potente. Si può ben dire con Crocetta si va “indietro tutta”!
Ciò detto, per noi Ennesi quale contesto darà il Libero Consorzio? È la domanda che, a cominciare dai Sindaci per arrivare ai molteplici soggetti politici e istituzionali, ci si dovrebbe, per dovere, porre. Si sentiranno all’altezza d’un tale impegno? Boh !

Del resto, Piazza Armerina ha suonato le campane del suo Campanile con la dichiarata idea di voler far parte dell’Area Metropolitana di Catania. Ora, facciamo ammenda della carenza di contenuti che spiegano tale scelta; della leggerezza di motivazioni e del campanilismo tipicamente piazzese. È vero, c’è poco argomentare, pur in termini d’utilitarismo paesano. Ma è vero che la Città dei Mosaici segnala una sofferenza dettata da fatti: marginalità e isolamento del nostri Paesi, crescita economica sotto zero, distacco dai flussi del turismo e tempo libero, declino sociale, e giù di lì. La gente, in sostanza, vive un senso di resa, per cui così come va la provincia ennese non ne vuol sapere.
Noi da tutto ciò ricaviamo una certezza: il Libero Consorzio non deve essere la fotografia di questa Provincia perché essa è un non senso essendo emarginata, debole, povera e svantaggiosa. Stiamo con i Piazzesi perché spezzano il silenzio della Politica e delle Istituzioni calato sul prossimo Consorzio dei Comuni, tirano la tovaglia di una tavola poco bandita ‘cu muddicuna e rimasugli. Stiamo a distanza dal percorso Metropolitano di Catania. E’ la solita via breve, della fuga in avanti, della leggerezza progettuale. Si prova tristezza ad immaginare la bella Plutia periferia di Catania e in un territorio avulso dalla sua storia e identità locale.

C’è invece il percorso in tutt’altra direzione: il Libero Consorzio “Sicilia Interna”. Sarebbe un viaggio diverso e stimolante con Città affine nella guida. Non servono così fughe ma protagonismi, non abbisognano campanilismi antistorici ma politiche innovative dei luoghi. Un cammino non breve per cui occorre partire subito con in mano un progetto i cui capitoli di massima sarebbero:
Il Territorio: Erei –Madonie –Nebrodi Occ.li. Storia, Cultura e Tessuto sociale hanno tutto in comune.
Le Città: Enna, Piazza Armerina, Nicosia, S. Stefano di Camastra, Mistretta, Castelbuono, Cefalù e altri. I loro Patrimoni umani e non, assieme, sono ricchezza smisurata.
Economia: divisi, è segnata dalle 3I (invecchiamento sociale, inaridimento territoriale, inviluppo produttivo) ma da alleati sarebbe marcata da spinte propulsive.
Sicilia: non solo l’isola delle tre Grandi Città e delle Fasce costiere forti, ma pure delle Aree Interne coprotagoniste dello sviluppo regionale.
Tirando le somme: necessitano alleanze territoriali, riequilibri regionali, nuove coesioni tra i LUOGHI nostri, grandi aspirazioni. Pertanto, signori Sindaci e attori della Politica e ISTITTUZIONI mettetevi a lavoro con la Testa e la Voglia delle sfide, per non farvi prendere dalla furbizia d’attaccarvi al carro altrui, o peggio ancora accontentarvi di un Libero Consorzio marginalità ed immagine triste della Sicilia.