Rifiuti radioattivi Enna: CO.T.A.S. ha preso contatti direttamente con i vertici della SOGIN

enna convegno COTASMolto interessante e partecipata la riunione organizzata da CO.T.A.S. lunedì scorso presso la sala del Centro Polifunzionale di Enna. Tema dell’incontro “Deposito Nazionale dei Rifiuti Radioattivi e Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee”.
Presenti numerosi cittadini, rappresentanti di associazioni, di comitati cittadini, alcuni consiglieri di comuni del territorio di Enna ed esponenti dei Comitati NO MUOS di Enna e Piazza Armerina.
L’occasione è stata utile per fare chiarezza su un argomento molto scottante che, nelle scorse settimane, è stato oggetto di una serie di esternazioni, indiscrezioni e dichiarazioni di dubbia attendibilità, motivo per il quale il CO.T.A.S. nella persona del suo presidente Tonino Palma ha preso contatti direttamente con i vertici della SOGIN, in particolare con il dr.Fabio Chiaravalli, direttore della Divisione Deposito Nazionale e Parco Tecnologico e il dr. Federico Colosi responsabile delle Relazioni Esterne per attingere alla fonte la realtà dei fatti, i prossimi sviluppi e i possibili riflessi sul territorio.
Nella relazione di apertura Palma ha infatti chiarito che dal colloquio con i responsabili della Sogin è emerso che nessuna delle dichiarazioni riguardanti l’individuazioni di particolari aree è da ritenere attendibile in quanto la Carta Nazionale delle Aree Potenzialmente Idonee per l’insediamento del Deposito Nazionale e del Parco Tecnologico annesso è sottoposta a segreto di stato, sono invece accessibili tutte le informazioni riguardanti le procedure di individuazione, le modalità autorizzative e i criteri di selezione.
Altra informazione importante riferita dai responsabili della Sogin, riguarda il fatto che il Deposito Nazionale sarà una struttura di superficie e non prevede utilizzo di ex miniere dismesse.
Palma ha trattato anche gli aspetti procedurali e le norme che prevedono benefici economici ed occupazionali compensativi per i territori selezionati, contenute nel D.L.vo n. 31 del 2010. Tra gli aspetti più interessanti emersi ci sono le modalità di scelta delle aree, che presuppongono un confronto con le istituzioni e le popolazioni locali per il raggiungimento di un’intesa concordata e condivisa, in assenza della quale sarà il Governo ad individuare l’area, sottoponendo la proposta al Presidente della Repubblica che emanerà il relativo Decreto.
Palma ha concluso il suo intervento riferendo che i responsabili della Sogin hanno dato la propria disponibilità a partecipare ad un convegno specifico da svolgersi ad Enna, per fornire tutti i chiarimenti su eventuali argomenti poco chiari o controversi.
La parte relativa ai criteri di selezione dell’area è stata curata con dovizia di particolari da Giuseppe Amato, rappresentante di Legambiente che si è preoccupato di attualizzare e contestualizzare il contenuti della Guida Tecnica n. 29, fornendo ai presenti dati e dettagli circa la possibile inclusione/esclusione di aree del territorio, in base ai criteri stabiliti dall’ISPRA nella suddetta guida.

Dalle relazioni è emerso che per poter esprimere qualsiasi tipo di valutazione tecnica, è necessario attendere la pubblicazione del documento ufficiale da parte del Ministero dell’Economia, invece dal punto di vista politico, sarebbe ora di cominciare a ragionare tutti assieme, società civile, parti sociali ed amministratori, ad un progetto strategico ecosostenibile, evitando di subire decisioni ed interventi dall’esterno che possono contrastare con un idea di sviluppo compatibile con gli aspetti vocazionali del territorio.
Numerosi sono stati gli interventi da parte di cittadini e amministratori pubblici e alla fine tutti i presenti hanno concordato sul fatto che sarebbe utile avviare un percorso che porti alla definizione di un progetto strategico e hanno deciso di invitare tutti i sindaci ad adoperarsi per realizzare un progetto comune prescindendo da qualsiasi tentazione e proposta che si basi sulla presenza di depositi di materiale radioattivo sul territorio o sull’utilizzo del suolo per fini che possono contrastare con tale progetto o minacciare la salute e l’ambiente.
A tal fine l’assemblea ha deciso di invitare i Sindaci e i Consigli Comunali a dichiarare il proprio territorio denuclearizzato e a inibire anche il passaggio di mezzi che possano trasportano materiale radioattivo, come già hanno fatto le amministrazioni comunali di Nicosia, Regalbuto e Agira.
In merito al convegno con i dirigenti di Sogin, l’assemblea ha ritenuto opportuno rinviarla al momento in cui si avranno informazioni certe circa la individuazione delle aree, in modo da poter avviare un confronto o, se necessario, un contraddittorio, con dati alla mano.
Prima della chiusura dei lavori c’è stato un intervento in videoconferenza dell’avvocato Nicola Giudice, esponente regionale di Legambiente, che ha fornito gli ultimi aggiornamenti sulla sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa sul MUOS di Niscemi, dopo il quale ha preso la parola Salvatore Giordano del Comitato No Muos di Piazza Armerina, soffermandosi sui reiterati tentativi di manipolazione delle informazioni e sui ritardi nella diffusione di notizie di grande rilievo come quella riguardante l’esposto presentato dall’Associazione antimafie “Rita Atria” nei confronti del presidente del collegio del CGA e dell’estensore della sentenza.