Assoconsumatori: Consorzio Bonifica 6 di Enna cerca di fare cassa con fantasiosi balzelli

consorzio bonifica6Enna. “Grandi imperi si sono avviati verso la decadenza, scomparendo, quando il potere centrale non era in grado di controllare le periferie. Lo Stato non controlla più l’azione delle amministrazioni che svolgono servizi di carattere pubblico”, così inizia la comunicazione di Pippo Bruno rappresentante provinciale di Assoconsumatori: Enna. Il caso eclatante è quello che si sta consumando in provincia – continua Bruno – dove ai cittadini proprietari di terreni che non hanno avuto mai rapporti col consorzio di bonifica, stanno pervenendo avvisi di pagamento per “Quota Consortile”. E’ vero che le spese di funzionamento dei consorzi sono a carico dei consorziati che fruiscono delle opere e dei servizi, ma se un cittadino non ha avuto mai un rapporto col consorzio non può essere chiamato a pagare una quota di contribuzione annuale che magari è piccola (€ 20,00) ma che certamente non è dovuta. Non può essere dovuto una quota per gli anni 2012, 2013, 2014 per beneficio idrico quando nessun beneficio ha il cittadino non avendo inoltrato o finalizzata nessuna richiesta di servizio. Non vorremmo che il mancato pagamento delle mensilità spettanti agli impiegati di uno dei tanti carrozzoni politici della Regione Sicilia si volessero scaricare sui cittadini perché allora potremmo dire che l’ente regione è complice di tale operazione tesa a far cassa ad ogni costo. L’associazione da sempre a difesa dei cittadini consumatori fa presente che al momento si tratta di semplici avvisi bonari impugnabili. Certamente saranno attuate tutte le azioni possibili richiedendo l’intervento di quelle istituzioni che garantiscono il rispetto delle leggi. Speriamo che non si voglia portare con atti più o meno vessatori gli utenti a ribellarsi ad una situazione di sopruso.
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