A Pietraperzia approvato il regolamento sul baratto amministrativo

Pietraperzia capogruppo Filippo BevilacquaPietraperzia. A tre mesi dalla nuova legislatura approvato dal Consiglio comunale un innovativo regolamento che permette di saldare i tributi comunali tramite prestazioni occasionali di lavoro di pubblica utilità. Si tratta del cosiddetto “baratto amministrativo” reso possibile dall’articolo 24 della legge “sblocca Italia” e già attuato prolificamente in alcune realtà locali. Il testo del regolamento, steso a quattro mani da presidente del consiglio Rocco Miccichè e dal capogruppo di maggioranza Filippo Bevilacqua, ha passato il vaglio di due commissioni consiliari e, ricevuto il parere favorevole del caposettore finanziario e del revisore contabile, è stato approvato all’unanimità dal consiglio comunale tenutosi lo scorso martedì. In sintesi, il beneficio è rivolto a quei contribuenti che hanno redditi inferiori a 8.500 euro e che si trovano nell’impossibilità economica di pagare tributi comunali per un totale di 780 euro a famiglia. Gli aspiranti possono presentare domanda fino al 31 ottobre presso il settore Affari Sociali al fine di essere inseriti in apposita graduatoria. I beneficiari del baratto dovranno, dunque, portare a termine i progetti annualmente predisposti dall’amministrazione comunale di concerto con l’ufficio tecnico prestando attività lavorativa del valore di 60 euro ogni otto ore. “Nonostante gli obiettivi programmatici della nostra lista possono essere messi in pratica a cominciare dal bilancio di previsione per il 2016 – dichiara il capogruppo Filippo Bevilacqua – stiamo cercando di sfruttare anche questi primi mesi dall’insediamento per iniziare ad imprimere la nostra filosofia di gestione dell’ente comunale. Il provvedimento approvato costituisce sicuramente un ottimo strumento a favore delle fasce più deboli della popolazione che, al contempo, non grava sulle casse comunali, poiché i destinatari svolgeranno lavori di manutenzione che dovrebbero in ogni caso essere assicurati dal comune”.