Valguarnera. Floristella arrivano i soldi per i lavoratori

luisa lantieriValguarnera. Una boccata d’ossigeno per i 19 lavoratori dell’Ente Parco Floristella- Grottacalda che protestano da mercoledì scorso per il mancato pagamento di 5 mensilità arretrate. Accreditati in banca 240 mila euro, pari a circa il 40% dell’intero ammontare di quanto dovuto. A dare la notizia il deputato regionale Luisa Lantieri che nei giorni scorsi, si era recata a Floristella per esprimere solidarietà ai lavoratori. “Ho verificato stamattina (ieri mattina per chi legge) che due- tre delle mensilità sono state accreditate, ciò consentirà ai 19 lavoratori e alle loro famiglie di tirare per il momento un sospiro di sollievo. Non è tutto, ma siamo a buon punto per chiudere la vertenza e ricevere le mensilità mancanti”. La Lantieri ha infatti comunicato che le somme rimanenti saranno trovate nelle variazioni di bilancio che già da ieri mattina sono all’esame della Commissione Bilancio dell’Ars. “Quando approderanno in Aula non lo so, spero il più presto possibile, ma posso assicurare che queste somme saranno reperite e i lavoratori pagati sino all’ultimo centesimo”. Sulla ventilata ipotesi di soppressione dell’Ente Parco, ipotesi che circola ormai da più giorni, la Lantieri è stata categorica: L’Ente Parco Floristella- -ha detto- è una gran bella realtà del nostro territorio, ove cultura, tradizione, bellezze naturali si sommano a vicenda. Inoltre, unico nel suo genere, ha un rapporto con la storia e con le tradizioni minerarie che molti ci invidiano. In più ci sono 19 padri di famiglia che vanno tutelati”. Ho parlato recentemente con l’Assessore Regionale ai Beni Culturali Antonio Purpura, invitandolo anche a venire ed ha escluso che possa essere soppresso. L’Ente Parco, semmai va potenziato e non soppresso”- ha concluso. Intanto è stato nominato dalla Regione un commissario straordinario che è Daniela Leonelli, in attesa della nomina del nuovo Presidente del Consiglio di Amministrazione, figura che manca da più di un anno e che dovrebbe rilanciare L’Ente. Diversi infatti i programmi di sviluppo varati in precedenza e mai andati a buon fine. Progetti per altro molto rilevanti per il decollo dell’area, come quello riguardante il completamento del Palazzo Pennisi destinato a diventare il più importante museo della civiltà mineraria del Meridione d’Italia, o come quello della parziale riapertura del Pozzo n. 3 con la realizzazione di una galleria didattica che mostri al visitatore la bellezza di tutto il sotterraneo minerario e per ultimo, l’acquisto di un trenino turistico per gli spostamenti dei visitatori lungo i percorsi di visita. Progetti di cui si sarebbero perso da tempo le tracce.

Rino Caltagirone