Sen.Taverna (M5S) interroga Ministero su riorganizzazione ospedale Leonforte

Roma – La riorganizzazione del presidio ospedaliero di Leonforte oggi oggetto di interrogazione in commissione Igiene e Sanità al Senato, presentata dalla portavoce M5S Paola Taverna. A rispondere il sottosegretario alla Salute De Filippo che ha spiegato come l’attuale situazione dell’ospedale di Leonforte derivi dall’attuazione del decreto assessoriale n. 46 del 2015, di “Riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera-territoriale della Regione Sicilia”. Tale decreto ha previsto l’accorpamento gestionale ed amministrativo del presidio ospedaliero di Leonfor

A seguito di tale accorpamento, quindi, per il presidio di Leonforte vi è una diminuzione di posti letto per acuti, che passano da 46 nel 2014 a 26, e un incremento dei posti letto post-acuti che passano da 12 nel 2014 a 55 nel 2015. Sebbene risultino diminuiti, come numero, i posti letto per acuti, rimangono comunque attivi nel presidio: 10 posti letto di chirurgia generale; 14 posti letto di medicina generale; 2 posti letto indistinti di area medica e chirurgica.

Anche l’Asp, interrogata dalla Prefettura, ha precisato che l’Azienda ospedaliera Umberto I e l’Asp n. 4 di Enna sono state unificate in un’unica Asp territoriale e che questo provvedimento organizzativo ha comportato l’istituzione di questi distretti ospedalieri: il distretto ospedaliero En 1; il presidio di Enna e quello di Piazza Armerina; il distretto ospedaliero En 2; il presidio di Nicosia ed il presidio ospedaliero “Ferro Branciforti Capra” del Comune di Leonforte.
E per ciascun ospedale, il decreto attuativo ha indicato le unità operative, il numero dei posti letto ed ha, altresì, disposto la chiusura di alcune unità operative, con il conseguente accorpamento con altre unità operative.

La direzione aziendale dell’Asp si è quindi uniformata al predetto decreto assessoriale, rispettandone le disposizioni in materia. In particolare, alla fine dell’aprile scorso, su specifica richiesta dell’assessorato regionale della Salute, ha predisposto una simulazione della pianta organica ed è stato previsto un avvio immediato delle procedure di legge per l’assunzione del personale mancante.

La senatrice Taverna replica alla risposta del sottosegretario: “La verità è che questa riforma è uno scempio, la Regione Siciliana, nel processo di riorganizzazione della sanità nella nostra Isola, si è dimenticata completamente dei bisogni dei cittadini”.