Politica. Una voce da Roma, Pd ennese commissariato (!)?

pd spaccatoClamorosa svolta per il Pd provinciale che pare essere sul punto del commissariamento. L’indiscrezione arriva in questi minuti ed ha come fonte direttamente il vice segretario nazionale Lorenzo Guerini che l’avrebbe anticipato ad un parlamentare ennese. Circola già il nome del commissario che dovrebbe essere un deputato calabrese già commissario in una segreteria provinciale siciliana. Silenzio tombale da parte dei vertici provinciali anche se la notizia pare aver creato non pochi malumori all’interno del partito e tra i “dem” vicini al segretario provinciale uscente Mirello Crisafulli che da indiscrezioni, dopo aver appreso la notizia, sarebbe andato su tutte le furie.

Se la notizia del commissariamento fosse confermata dai fatti (pare entro tre giorni) salterebbe il congresso provinciale che dovrebbe portare – il condizionale a questo punto è d’obbligo – all’elezione del nuovo segretario il prossimo 31 ottobre. Per questa carica sono candidati Pino Amore – area crisafulliana ed alloriana – e Fabio Venezia per l’area Rifare l’Italia dei giovani turchi.


Da Repubblica.it
La notizia trapela dal Pd nazionale. All’ordine del giorno della commissione di garanzia dei dem in programma domani c’è il commissariamentod el Pd ennesse con il renziano Ernesto Carbone, che è già stato nominato commissario del partito a Messina. “Vogliamo dare un cambio di passo anche al partito siciliano”, dicono i renziani. Anche questa decisione passerebbe sopra la testa del segretario regionale Fausto Raciti, che avverte: “Non c’è alcun commissraimento, nulla è deciso”, dice Raciti. Da Enna l’ex senatore Vladimiro Crisfaulli mette le mani avanti: “Io mi sono dimesso e non mi sono ricandidato – dice Crisafulli – io non ci sono più, non stanno commissariando la mai segretria, anzi qui siamo già in piena fase congressuale per il rinnovo del partito”. I candidati alla guida del Pd ennese sono Fabio Venezia sindaco di Troina aria Orfini e Giuseppe Amore di Ragalbuto. Non ci sono candidati renziani. “Forse è questo il motivo, che non piacciono i candidati”, dice Crisafulli.