Rifiuti. Ex sindaco Valguarnera e Presidente SRR: basta chiacchiere chi ha l’onere di decidere decida

Sebastiano Lenza, già Sindaco del Comune di Valguarnera e Presidente della SRR, dopo un lungo silenzio ha voluto dire la sua sulla problematica rifiuti in provincia di Enna.
Queste le sue considerazioni:

Valguarnera Sebo Leanza“Da diversi giorni leggo sulla stampa alcune dichiarazioni degli Organi Responsabili della gestione del Servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti nei territori del Consorzio Provinciale di Enna. Nell’avere consumato qualche esperienza nel settore, mi permetto di esprimere alcune considerazioni.
Il dibattito, come sempre è fermo alla questione relativa al costo del personale, ritenendo che risolto questo problema siano risolti i problemi generali del servizio.

Il costo del personale va distinto tra:
a) Il personale che transiterà dall’ATO alla SRR e contestualmente alla ditta esecutrice del Servizio d’Igiene Urbana che ciascun Comune individuerà in attuazione alle ARO e ai relativi costi previsti.
b) Il personale tecnico ed amministrativo nella percentuale di 1/10 operativi. Questa percentuale determinata dalla legge 9/2010 fino ad oggi è stata disattesa sia nel transito del personale dall’ATO alla gestione del servizio nel Comune di Piazza Armerina che nella costituita ARO di Nicosia, con un colpevole silenzio da parte del Commissario Straordinario nominato dalla Regione che ha il compito di gestire il servizio e verificare la legittimità degli atti che si compiono nel processo di attuazione ed avvio della SRR;
c) il personale tecnico ed amministrativo necessario alla SRR perché svolga la propria funzione istituzionale di verifica e conformità al piano d’ambito delle costituite ARO e nel contempo avviare le procedure per garantire il servizio in quei comuni che non hanno ancora costituito/avviato le ARO. La SRR ha il dovere di approvare urgentemente il “piano d’ambito” indire una gara per individuare la Ditta che deve svolgere il Servizio nei comuni inadempienti. La SRR rimarrà non operativa se non procede con urgenza all’assunzione del personale previsto nella sua pianta organica, già approvata dall’Assemblea dei Sindaci con verbale n. 2 del 16/03/2015 laddove risulta previsto anche il contratto di lavoro di riferimento: Enti locali o equiparato;
d) personale comandato dai comuni all’ATO. La norma prevedeva che la dotazione delle risorse umane e strumentali dei comuni nel Servizio d’igiene pubblica andavano comandate e trasferite all’ATO. E’ data facoltà ai dipendenti di optare definitivamente per il Comune in cui prestavano servizio o rimanere nell’organico dell’ATO ieri e della SRR oggi. Il termine “comando” che ancora oggi si utilizza appare improprio; oggi bisogna imporre con immediatezza ai soggetti interessati di scegliere definitivamente la loro collocazione, perché questi hanno la precedenza rispetto agli altri dipendenti e non possono essere considerati estranei al sistema. Non è necessario neanche che i comuni rinnovino il comando perche, di fatto, fanno parte degli organici dell’ATO/SRR . L’unica anomalia consiste nel fatto che svolgendo il medesimo servizio riscuotono una retribuzione inferiore ai dipendenti dell’ATO, con possibili riflessi a future rivendicazioni.
E’ ora che questi aspetti vengano affrontati e risolti.

Gestione delle Risorse Finanziarie per il funzionamento del Servizio. La gestione del servizio, giuste ordinanze del Presidente della Regione risulta delegata al Commissario Straordinario che garantisce la funzionalità del servizio utilizzando le risorse provenienti dai Comuni. Le fatture emesse dal Commissario Straordinario ai Comuni fanno riferimento ai piani d’intervento approvati dai rispettivi consigli comunali e sono propedeutici alla Tariffa sui Rifiuti. Il problema che i Comuni debbono porsi è se il Commissario può, legittimamente, gestire il servizio spendendo molto di più di quanto da loro deliberato. Il Commissario Straordinario ha l’obbligo di giustificare la spesa e/o di ridurre il servizio in quei comuni che non garantiscano con le proprie risorse il costo del servizio, o, porre in essere atti che contestino formalmente i piani economico/finanziari deliberati dai Comuni. Non risulta, in questo senso, alcuna iniziativa da parte del Commissario. Può il Commissario continuare a spendere senza l’autorizzazione dei Comuni per gestire un servizio senza assumersi la responsabilità di determinare il numero di persone necessarie allo svolgimento del servizio? Se interviene in nome e per conto dei comuni ha l’obbligo, oltre che garantire il servizio di effettuare scelte strategiche comprese quelle relative alla gestione del personale.
Non può utilizzare tutto il personale dell’ATO per la gestione del servizio e poi procedere a pagare i salari ad alcuni per intero ed ad altri in percentuale. I comuni sono stati informati che il servizio nel 2015 risulta gravato dai noli degli automezzi in conseguenza ai sequestri e al cattivo funzionamento di quelli esistenti. Per ogni ente il solo nolo dei mezzi ha un costo che oscilla da 600 euro a millecinquecento giornalieri. Se si dovesse continuare in questa direzione si avrebbe un incremento della Tariffa sui Rifiuti di oltre il 30%.
Le continue notizie sulla discarica di Cozzo Vuturo e sul suo futuro: il sito è idoneo o no?, si sta realizzando il progetto di quattro milioni di euro per l’adeguamento ed ampliamento di questa discarica? Il CDA della SRR, il Commissario Straordinario hanno il dovere di fare chiarezza urgentemente.
La nostra comunità ha il diritto di sapere se debbono essere spesi i soldi in quel sito e quindi bisogna accelerare i lavori, oppure bisogna sospendere il tutto per evitare che vengano spese inutilmente risorse pubbliche. Nel futuro immediato dove debbono conferire i rifiuti i comuni?

Queste medesime problematiche non sono state quelle che hanno indotto i Sindaci a sfiduciare i precedenti organi di gestione?

Basta chiacchiere chi ha l’onere di decidere decida. Non è possibile che dopo anni di battaglie e di fatti concreti ora giace il silenzio perpetuo e la confusione totale”.