Quali i motivi del mancato rinnovo della convenzione Irccs Oasi Maria SS di Troina e Regione Siciliana?

IRCCS Oasi Maria SS TroinaTroina. E’ stata diffusa alcuni giorni fa, un’allarmante notizia sulla vacillante situazione finanziaria dell’Irccs Oasi Maria SS, ripresa dagli organi di informazione on line e da quelli della carta stampata. La notizia annuncia “l’avvio della prevista procedura che condurrà alla mobilità di oltre un centinaio di lavoratori”. Se da qui a qualche settimana quanto annunciato si avvererà, l’impatto sulla già fragile economia locale di un paese che conta poco più di 9000 abitanti, sarà devastante. Se nonostante la presenza dell’Oasi con i suoi circa 700 dipendenti, Troina vede diminuire di anno in anno la sua popolazione che dai 9628 abitanti rilevati nel censimento 2011 è scesa ai 9380 abitanti di questi giorni, c’è da attendersi un’accelerazione del declino demografico del paese come diretta conseguenza di una riduzione di personale dipendente dell’Oasi. Per Troina, l’Oasi è nello stesso tempo una risorsa ed una fonte di insicurezza. Le attuali difficoltà finanziarie dell’Irccs Oasi Maria SS sono riconducibili al mancato rinnovo della convenzione stipulata nel 2009 con la Regione Sicilia e scaduta nel 2012. Per effetto del mancato rinnovo della convenzione, leggiamo sugli articoli non firmati che l’Irccs Oasi Maria SS dal 2013 ha accumulato debiti per 7 milioni di euro ai quali si aggiungono i 4 milioni annui delle funzioni assistenziali non riconosciute dall’assessorato regionale della famiglia d’intesa con quello della salute. Un debito enorme da far tremare le vene e i polsi a chiunque. Ma poco si sa dei motivi per i quali la Convenzione scaduta nel 2012 non è stata ancora rinnovata. Eppure in questi ultimi tempi c’è stato un andirivieni di indaffarati governatori ed assessori della Regione Sicilia, di parlamentari e politici di vario livello e spessore che facevano pensare a chissà quali interventi risolutivi sarebbero stati capaci per porre fine a quest’annosa questione del rinnovo della convenzione. Delle due l’una: o tutti questi “volenterosi” non sono all’altezza della drammatica situazione o non sono superabili le difficoltà al rinnovo della convenzione. Sciogliere questo dilemma non è influente ai fini della formazione di un’opinione informata su queste drammatiche vicende del mancato rinnovo della convenzione dell’Irccs Oasi Maria SS con la Regione Siciliana e sul giudizio da maturare sugli attori che le hanno animate.

Mi sento di concludere quest’articolo con l’augurio, condiviso da tutta la redazione di Vivienna, che si giunga presto ad una rapida e positiva soluzione della questione per scongiurare le perdite di posti di lavoro e la radicalizzazione delle condizioni di disagio sociale ed economico in cui vivono ampi strati della popolazione troinese.

Silvano Privitera