A Valguarnera è guerra aperta tra maggioranza ed opposizione, muro contro muro

guerra politicaValguarnera. E’ ormai guerra aperta tra maggioranza ed opposizione, un muro contro muro che non fa bene sicuramente agli interessi della collettività. Un bagno di umiltà e di buon senso da parte di tutti sarebbe a questo punto quanto mai auspicabile. Nell’ultimo consiglio comunale, dopo che l’opposizione aveva ancora una volta abbandonato l’Aula, accusando il presidente del Consiglio Enrico Scozzarella di parzialità nella conduzione dei lavori, la maggioranza ha votato la decadenza di 4 mozioni che si sarebbero dovute discutere in quella seduta e presentate tutte dai consiglieri di opposizione. Mozioni, alcune delle quali importantissime attinenti all’allarme criminalità nel territorio dopo gli ultimi ed eclatanti fatti verificatesi; alla riqualificazione urbana del territorio, ai servizi scolastici comprendenti il trasporto gratuito degli alunni pendolari, alla mensa, agli investimenti per gli arredi e non ultime all’assistenza educativa degli anziani e alla solidarietà all’architetto Mazza, licenziato dal sindaco a fine settembre. Tutte problematiche, in particolare quella sull’allarme criminalità importantissima, che sta avendo nell’ultimo periodo un impatto sociale parecchio rilevante. La maggioranza, in assenza dell’opposizione, uscita poco prima per protesta dall’Aula, ha ritenuto di farli decadere per assenza dei proponenti, invece di rimandarli al primo consiglio utile. Un po’ più di buon senso in questa circostanza, visti i temi sul tappeto, non avrebbe guastato da parte di tutti. Il consigliere del PD Fabio Arena nonché segretario cittadino del partito, nella sua dichiarazione di voto ha addirittura addebitato la decadenza delle mozioni “al forte disinteresse dei consiglieri di minoranza, a causa del loro atteggiamento inequivocabile di abbandonare l’aula”. Di diverso avviso invece il parere di Sebo Leanza leader dell’opposizione che afferma: “le mozioni in quanto tali e differenti dalle interrogazioni e interpellanze, non possono essere rese decadute per assenza dei proponenti, semmai rinviate alla seduta successiva.”

Rino Caltagirone