“Il fascino dell’impossibile” film documentario su padre Luigi Ferlauto e l’Oasi di Troina

Troina. “Il fascino dell’impossibile” è il titolo del film documentario di Silvano Agosti sulla figura e l’opera di padre Luigi Ferlauto. Il film è stato proiettato venerdì pomeriggio nella Sala dei 500 della Cittadella dell’Oasi. Non c’è che dire, il film è molto bello con quelle suggestive immagini di Troina e del suo territorio di aspra bellezza, con quell’afflato lirico e poetico che lo ispira e con le musiche di Ennio Morricone. Un paio di anni fa Agosti ha avuto modo di venire a Troina ed ha conosciuto padre Ferlauto e l’Oasi e n’è rimasto favorevolmente impressionato ed affascinato.
troina FILM IL FASCINO DELL'IMPOSSIBILE
Agosti ha voluto raccontare questa realtà dell’Oasi e descrivere la figura del suo fondatore padre Luigi Ferlauto usando gli strumenti che a lui sono congeniali. Per regista bresciano il cinema è “l’arte di far vedere”, uno strumento di conoscenza individuale e collettiva. Il film documentario è tutto centrato sulla figura di padre e l’Oasi. Eppure nell’esperienza umana di Ferlauto e dell’Oasi ci sono connessioni strettissime con la storia della Troina del Novecento. Nato nel 1922, Luigi Ferlauto, dopo sette anni la sua nascita, ha conosciuto suo padre che era emigrato negli Usa. Ha vissuto la tragica esperienza della guerra quando Troina fu teatro della cruenta battaglia combattuta dal 31 luglio al 5 agosto 1943 dagli Alleati angloamericani contro le forze dell’Asse italotedesco. Vide cambiare il suo paese durante la costruzione delle diga Ancipa, una sorta di età dell’oro per i troinesi durata pochi anni dal 1949 al 1953. E fu in quegli anni, subito dopo la conclusione dei lavori della diga Ancipa, che padre Ferlauto fondò l’Oasi la cui crescita negli anni successivi fino ai nostri giorni ha influito non poco su Troina. Nel film documentario tutto ciò è accennato, ma non è approfondito da Agosti che ha concentrato tutta la sua attenzione sulla figura di Ferlauto e la sua opera che appariva impossibile realizzare al momento in cui fu pensata, ma che nonostante le difficoltà e gli ostacoli Ferlauto ha portato a compimento. Da qui il fascino dell’impossibile, ma Agosti sa, per averlo letto in Max Weber, che il possibile non verrebbe raggiunto se nel mondo non si ritentasse sempre l’impossibile. E possono tentare l’impossibile solo quegli uomini che hanno una tempra d’animo tale da poter reggere di fronte a tutte le difficoltà, anche quelle che appaiono insormontabili, e poter dire di fronte a tutto ciò: “Non importa, continuiamo!”. E tutto questo Agosti l’ha visto inverare in padre Ferlauto e nell’Oasi e l’ha voluto raccontare nel film documentario “Il fascino dell’impossibile”.

Silvano Privitera