Sarà denunciato lo Stato Italiano: non rispetta trattati UE. Convenzione tra la Dunarea de Jos e facoltà medicina di Palermo. Senza un’ospedale facoltà di Medicina si può fare lo stesso

universita romania alina capat e Cezar bichescuEnna. “I corsi di lingua romena vanno avanti. Abbiamo trovato tre soluzioni logistiche alternative che sottoporremo all’Università romena nel pomeriggio”. Così Mirello Crusalulli, amministratore del “Fondo Proserpina”, compito da un avviso di garanzia qualche giorno fa per abuso d’ufficio e invasione di edificio pubblico dopo un protocollo di intesa firmato con l’Asp di Enna, interfaccia ennese della Università Dunarea de Jos. Crisafulli non partecipa alla conferenza stampa dedicata tutta al direttore dell’ateneo romeno di Galati. “Non capiamo perché gli studenti dell’ateneo palermitano, grazie ad una convenzione stretta tra la Dunarea e la facoltâ di medicina possono sostenere gli esami in Romania, come avviene in questo periodo, e invece l’università romena non può aprire una estensione in Italia – dice il direttore Cezar Bichescu – La facoltà di Enna andrà avanti. I nostri avvocati stanno preparando un documento da inviare alla commissione europea in cui denunciamo che lo Stato Italiano non rispetta i trattati dell’UE. Siamo una universitá accreditata a livello internazionale. Non abbiamo ricevuta nessuna comunicazione dal ministero italiano di interrompere il nostro percorso. Abbiamo tutte le carte in regola e quando qualcuno ce lo chiederà noi dimostreremo che stanno solo tentando di metterci i bastoni tra le ruote. Negli ospedali italiani c’è carenza di personale qualificato. Lo stato italiano beneficerá del percorso di studi di questi studenti che entrano nel sistema sanitario nazionale. Mi inchino davanti agli studenti che stanno patendo ogni sorta di angheria, ma alzerò il capo davanti lo Stato italiano. Se lo Stato italiano non riconosce le lauree romene non deve riconoscere nessuna laurea conseguita nell’Unione”. Alla conferenza stampa hanno partecipato gli studenti, accompagnati dai genitori, che stanno frequentando il corso di romeno e dovrebbero iniziare a frequentare le lezioni di Medicina il prossimo 14 dicembre. “Senza un’ospedale la facoltà di Medicina si può fare lo stesso – dice Bichescu – vuol dir che prolungheremo i periodi di stage ed effettueranno le cliniche con la pratica direttamente negli ospedali romeni”.


Foto: da sinistra la vice direttrice della Dunarea Alina Capat ed il Direttore Cezar bichescu