Enna. Sicilia Futura: un progetto che punta su giovani e professionalità

Sicilia FuturaE’ nato ad Enna il gruppo politico di Sicilia Futura, Rino Agnello: un progetto che punta sui giovani e sulla valorizzazione delle professionalità, così chiosa il coordinatore ennese ed ex primo cittadino Rino Agnello.

“Abbiamo scelto la strada migliore per creare un nuovo gruppo dirigente, fatto di giovani con competenze comprovate e da un gruppo di professionisti che giornalmente si spendono per la comunità in cui vivono. Un gruppo nato durante le amministrative di Enna, la mia città, dove già all’interno dell’amministrazione ci esprimiamo con l’assessore al bilancio Angelo Girasole, l’assessore alle politiche sociali Giusi Macaluso e con il gruppo consiliare formato da Filippo Fiammetta, Paolo Gargaglione e Giuseppe La Porta. Un momento in cui scendere in campo richiedeva una grande dose di impegno e soprattutto di motivazione, data la situazione politica, una grande voglia di rivalsa, di mettersi in gioco, che ha permesso al gruppo “L’Altra Città” di essere la seconda lista più votata a Enna. Un successo avuto grazie alle risorse umane che hanno creduto del progetto e alla dedizione di tutti, capitale prezioso che non deve disperdersi. Insieme abbiamo abbozzato una città nuova che vogliamo portare avanti alla Regione, un progetto ambizioso che condividiamo con l’ex Ministro Salvatore Cardinale, con cui lavoriamo fianco a fianco, all’interno di Sicilia Futura, un’area di centro sinistra vicina al Premier ma che nutre di una sua indipendenza e che come dice lo stesso nome guarda al Futuro. Pensiamo che il mondo politico abbia bisogno di guadagnare credibilità, ottenibile soltanto mixando valori come professionalità ed energie positive che arrivano dai giovani”.
Agnello continua: “Onestà e proposte politiche che guardano alle reali necessità del territorio, dentro Sicilia Futura c’è lo spazio per esprimerci e lo faremo portando avanti il consenso dell’elettorato che pochi mesi fa ci ha dato la loro fiducia, lo ha fatto credendo nelle persone che si sono spese, adesso questo deve essere strutturato. All’interno del gruppo abbiamo creato un’area di tecnici, i cui dipartimenti sono coordinati dal responsabile Gaetano Salerno, gli altri dipartimenti, servizi pubblici con Paolo Buscemi, bilancio e società partecipate Toni Caciuffo, agricoltura e randagismo Maurizio Sciuto, politiche e lavoro Michele Scinardo, attività produttive Giusi Capizzi, urbanistica e mobilità urbana Sebastiano Fazzi, welfare e politiche sociali Carmela Madonia, politiche giovanili Venti Irene, responsabile cultura e turismo Giancarlo Fazzi, sport Filippo Tilaro, sanità Percipalle Carmelo, trasporti Giovanni La Porta, sono attivi già dalle amministrative, hanno contribuito alla stesura del programma e continuano instancabilmente ad operare con dei tavoli tematici, proseguendo nel lavoro di progettazione e proposte di riqualificazione e ammodernamento della nostra Città. Il nostro gruppo è composto sia da tecnici che da personalità con comprovata esperienza che giornalmente sono immerse nel tessuto sociale, sensibili alle necessità e ai segnali che ne derivano. Le nostre assemblee si svolgono da sempre in un clima di partecipazione, aperte a tutti presiedute da Angelo Moceri, preside dell’istituto psicopedagogico di Enna, giornalmente a contatto con i giovani, da sempre attivo in un progetto di città inclusiva. Vogliamo continuare ad esprimerci, abbiamo tanto da fare e per questo abbiamo deciso di proseguire per lo sviluppo del nostro programma che mira allo sviluppo sia sociale, territoriale ed economico”.
Poi un excursus sulla situazione regionale “Secondo l’ISTAT, in Sicilia, il 54.4% della popolazione versa in una situazione di disagio sociale. In particolare il 40.1% è a rischio povertà, il 26.0% vive in famiglie gravemente deprivate e il 24.9% in famiglie a bassa intensità lavorativa. (fonte: ISTAT 2014 “Reddito e condizioni di vita”). Con questi dati che manifestano il desolante quadro della realtà sociale ogni stucchevole discussione politica per come accade da tempo, va messa da parte e vanno attivate immediatamente riforme strutturali capaci di riattivare il debolissimo tessuto sociale ed economico. Ogni sforzo e impegno deve essere profuso in questa direzione. Occorrono politiche di sostegno al reddito e di incentivi alle imprese, attivare una programmazione dei fondi strutturali chiudendo il triste capitolo dei fondi 2007/2013. Occorre fare subito e adesso! Ci attendiamo dal governo proposte concrete e immediate e un’agenda che calendarizzi ogni attività riformatrice. La Sicilia non può più attendere e i siciliani non possono ancora aspettare. Anche da questo passa il nostro impegno, in assoluta sintonia con quanto ci chiede il Governo Nazionale e in linea con le riforme strutturali che nel resto del Paese si stanno facendo. La Sicilia non può più e non deve rimanere al palo”.