Leonforte: Sindaco incontra a Roma sottosegretario ministero sanità e partecipa a riunione Stati Generali Comuni Dimenticati

leonforte sindaco francesco sinatraLeonforte. In questi giorni, il Sindaco Francesco Sinatra si è recato a Roma per rappresentare la problematica dell’ospedale F.B.C. nelle opportune sedi. Dapprima l’incontro con il sottosegretario del ministero alla sanità Vito De Filippo, messo approfonditamente a conoscenza della critica vicenda sanitaria leonfortese e di una incongruenza nella applicazione della legge Balduzzi, secondo i cui criteri, doveva essere l’ FBC l’ospedale di riferimento e non Nicosia che doveva solo mantenere le caratteristiche di ospedale disagiato con l’emergenza urgenza. Il Sottosegretario ha chiesto di visionare il ricorso presentato dal comune contro il D.A. 46 del 14/01/15, per studiare meglio la questione e fare le dovute valutazioni.
Ieri invece, Sinatra ha preso parte all’assemblea degli Stati Generali dei Comuni Dimenticati, che ha visto l’ingente presenza di sindaci del Lazio, della Toscana, della Sardegna, della Sicilia (Comuni di Leonforte, Mazzarino e Niscemi), Calabria, ecc . “Un’associazioni di comuni che, al di la dei colori politici, ha come obiettivo quello di salvaguardare la qualità della vita dei piccoli centri che subiscono sempre più, a causa della globalizzazione, una diminuzione dei servizi necessari alla sopravvivenza di una qua si voglia Comunità” ha spiegato Sinatra che ha proseguito “partendo da quello che è il problema più importante e che accomuna tutti, quello della chiusura dei piccoli ospedali, abbiamo deciso di organizzare una grande manifestazione popolare nei primi mesi del nuovo anno, a Volterra in Toscana, per far capire a chi ci governa che le esigenze delle popolazioni dei piccoli centri sono in completa antitesi con quanto il legislatore ha definito e con la riduzione dei posti letto per acuti che i vari governi stanno attuando”.
La scelta è ricaduta su Volterra perché è in questo Comune che sono state raccolte 55.000 firme per chiedere alla Regione Toscana un referendum abrogativo della legge regionale sulla sanità. Verrà quindi portata in quella sede una proposta di legge sulla Sanità che vada incontro alle necessità dei piccoli e grandi centri urbani partendo dal disagio geografico, economico e sociale che li caratterizza.
Quanto fatto da Sinatra a Roma era stato annunciato dallo stesso, nel consiglio comunale straordinario del 23 novembre, aperto al contributo del pubblico, che ha visto presenti anche alcuni sindaci del comprensorio. Nel corso di quella seduta non sono mancati interventi polemici come quello di Alfredo Vasta che ha tacciato il c.c. di inettitudine, intervento il suo, che ha determinato, poco dopo, le dimissioni del c.c. Angelo Cremona da coordinatore del Comitato Pro Salute con questa motivazione “l’intervento di un componente del Comitato Pro Salute è stato caratterizzato da un attacco ai Consiglieri Comunali di Leonforte e poiché mi onoro di esserlo anch’io, dell’intervento non condivido ne i toni ne gli argomenti specificati, pertanto nell’assemblea svoltasi martedì 24 novembre ho rassegnato le dimissioni irrevocabili di Coordinatore, confermando che il mio impegno a sostegno del nostro Ospedale non verrà mai meno”.
Per quanto riguarda gli intervenuti dal pubblico, apprezzato da più parti è stato quello del componente del Meetup 5 Stelle di Leonforte , avv. Fabio Lo Pumo, che, circa l’apertura h. 24 dell’elipista, ha rilevato come questa azione potrebbe rivelarsi controproducente, cioè negativa ai fini di una valutazione dell’FBC come presidio ospedaliero in zona particolarmente disagiata, inoltre, ciò potrebbe limitare il diritto soggettivo di ognuno di esperire azioni di tutela al di fuori del contesto italiano come la petizione europea o il ricorso alla Commissione Europea. Lo Pumo ha poi fatto notare come “le tecniche di misurazione” previste dal decreto Balduzzi debbano partire dal momento in cui si effettua la chiamata al 118 e non sulla base delle sole distanze kilometriche tra i vari paesi coinvolti. Il segretario del Pd, Antonio Vanadia, ha appoggiato tesi sull’elipista, e sempre sulla linea dei chiarimenti tecnici, ha specificato che gli svariati reparti di cui si sente far richiesta non sono previsti nel decreto, perché nell’articolo 9 comma 2 si parla di ospedale che non è tale ma pronto soccorso attrezzato. Infine un appello: “Sono finiti i tempi delle fiaccolate, delle processioni e incatenamenti. Invito tutti i segretari di partito a sederci attorno a un tavolo e andare a Palermo, tutti, e dire, se no si apre il pronto soccorso voti non ce ne saranno più per nessuno”.
Una vicenda quella dell’ospedale, che sta toccando le varie parti politiche e cittadine in un confronto, talvolta aspro, che a tratti non sembra non portare risultati a breve termine né prospettarne a lungo termine, resta la consolatoria consapevolezza da parte di tutti di dover fare “comunità”.

Livia D’Alotto