Letizia Forever a Leonforte

letizia-foreverVenerdì 27 novembre da Leonforte è passata Letizia. Letizia Forever, monologo teatrale di Rosario Palazzolo con Totò Nocera. A vederlo Totò, senza sottanina e ciabatte rosa, pare uno scaricatore di porto, poi ci parli e la dolcezza della sua voce e la nitidezza delle parole ti fanno dimenticare di barba, baffi e spalle villose. Letizia Forever è lo spettacolo vincitore della biennale MarteLive(Sicilia) 2014-Premio Festival Teatri di Vetro 2014, ma è soprattutto un momento di riflessione, un rebus irrisolto, una rivelazione sulla condizione della gente. La gente non è intelligente perché non si sforza di capire gli altri veramente. La gente pensa che la realtà sia semplice, fatta di buoni e cattivi, di belli e brutti, di cose che si possono fare e cose che non si possono fare e invece no, non è così. La realtà è un’altra cosa ed è una cosa diversa per ciascuno di noi. Le mamme non sono tutte buone e amorevoli. La mamma di letizia ad esempio non lo fu e ora pure lei, che una buona mamma avrebbe voluto essere, si trova a avere una figlia che non vuole più vederla, perché dice che le ha rovinato la vita. L’amore è per sempre fino a quando finisce e di sicuro c’è solo il dubbio, in questo monologo disturbante, intercalato dalle canzoni di Viola Valentino. Viola Valentino per esempio, si chiede Letizia, è Viola o è Valentino o anche Valentina perché Letizia femminilizza ogni cosa nel suo parlato e dal suo appartamento con vista case si passa le giornate così. Sola. E Milano che è Milano si fa Palermo e l’amore del suo uomo si fa muto e distante come quello di sua madre. “Loro che sono scienziati pensano di comandare al mio subcoscio, ma al loro subcoscio chi lo comanda?” La realtà in buona sostanza non esiste, secondo Letizia, o meglio esiste così come la si vuole e allora nella realtà visionaria di Bibliotecando, venerdì sera fra la gente commossa e divertita, attonita e illuminata c’erano anche loro. I savi condottieri del Paese più dissestato della ex provincia più malmessa della Sicilia: la regione più povera d’Italia. C’erano tutti con e senza fascia grati e contenti per un’iniziativa culturale che si è fatta senza il bonus di Renzi e senza fini propagandistici. C’erano o forse no, ma tanto che importa. La realtà non esiste perché se esistesse, dice Letizia, voi che poi siamo noi, saremmo incapaci di capirla.

Gabriella Grasso