Dimissioni Salerno. Venti freddi di tramontana soffiano sull’Università

Le dimissioni  non motivate di Salerno da presidente della Fondazione Kore
Venti freddi di tramontana soffiano sull’Università

by Vincenzo Cimino

 

kore cataldo_salernoSalerno si dimette da Presidente della Fondazione Kore, ossia il club dei 5 che domina la vita dell’Università ennese. Non le motiva, anzi, fa capire che la Fondazione, così come il Consorzio Ennese Universitario già in liquidazione, sarebbe, quantomeno, da marginalizzare. Forse perché non trova più conveniente ritrovarsi in Organi statutari nominati a vita, dunque palesemente illegali e sfacciatamente super poteri politici? Oppure, mira ad una Università con un solo uomo al comando, per spingere verso la deriva assolutista di colui che, va riconosciuto, è stato, con altri, sapiente autore, costruttore, protagonista di questa unica realtà viva dei luoghi ennesi ormai spinti da una crisi senza ritorno? O invece, capendo che il famelico mostro giuridico della Fondazione può divorare la stessa Università, rompe l’asse di comando tra Lui e l’imbarazzante Crisafulli per potersi riconoscere nelle direttive del Ministero romano, il MiUR? Sono, se volete, pure congetture che vanno in sensi opposti, avendo Salerno un agire sinuoso, e un dire indecifrabile. Pensa a una governance con net work.! Non siamo adusi ai linguaggi anglo-americani, ma Salerno vorrebbe forse definitivamente una Università senza soggetti costituendi con capitale proprio e di riferimento, pubblici e/o privati? Se così fosse, e nessuno vuole credere, se lo tolga dalla testa poiché si va dritti oltre la certezza del Diritto.

 

Saremmo, così, alla terza fase: dalla 1° (1996/2006) con Provincia e 10 Comuni ennesi investitori e patroni per legare l’Univ al Territorio; alla 2° (2006 ad oggi) con la Cupola degli immortali Presidente più i 4 ex deputati reg.li (Crisafulli, Leanza, Tummino e il defilato Galvagno) i quali fanno e disfanno dopo aver demolito il socio fondatore Cons. Univ. Ennese. Una fase nuova, con le dimissioni di Salerno, ha preso avvio, in ogni caso. Verso dove si va? Escludendo la deriva assolutista, c’è da percorrere una sola strada: i suoi Soci originari e nuovi, sottoscrivendo Capitale e apportando Patrimonio, eleggono ogni 3 o 5 anni Presidente e Cons. d’Amm.ne. Così come è sancito in tutte le Libere Università Italiane. Questo assunto è precondizione, e non uno dei punti di partenza per una svolta netta.

 

Sino a giugno scorso il vento tirava in poppa e la barca del duo Salerno-Crisafulli veleggiava in acque tranquille al punto di fare rotta sul Comune d’Enna con il secondo candidato Sindaco e il primo suo massimo sostenitore. Rammentate? Ambedue, annunciavano l’avvio dei misteriosi corsi rumeni di medicina con foto e annunci di concessione di strutture non solo della azienda ospedaliera, ma anche della Kore. Fu una sonora sconfitta e un NO squillante della Città! Salerno si è dato le risposte logiche per salvaguardare il futuro della Università che, oggi, l’ex sen. etichetta “la Kore sono Io”? Lo speriamo di cuore, se vuole contrastare chi ha solo voglia distruttiva. Del resto, da un mese soffiano venti freddi di tramontana che rendono impossibile la navigazione alla vecchia maniera con la solita ciurma. Sono venti che muovono le acque piatte, e spazzano le nebbie da paisana ennisi. Si sentono fischiare, e s’avvertono.
· Il vento del Governo nazionale che, diffidando i tutori dell’università rumena, richiama al rispetto delle normative in materia d’Alta Formazione. Tant’è che è stata attivata l’Avvocatura dello Stato.
· Il vento del TAR del Lazio che sta indagando sulla natura giuridica della Kore, ossia sulle sue modalità di gestione.
· Il vento della Prefettura che, era ora, sta accertando la legittimità di buone parti dello Statuto della Fondazione.
· Il vento giudiziario catanese che indaga sugli incarichi di docente alla Kore di una tale dott.ssa Di Gesu, pur non avendo titoli accademici sufficienti.
· Il vento dell’opinione pubblica che rifiuta un consiglio d’amm.ne fatto di persone che rappresentano solo se stessi e sono pedine del potere crisafulliano. Così anche di un ex impiegato comunale, ora direttore gen. le, definito il signor settanduenne da 240 mila euro l’anno.
· Il vento delle dimissioni dal Comitato dei Garanti del direttore de La Sicilia Ciancio e del presidente Confindustria Lo Bello.

 

Salerno sa che il percorso della Kore cambia verso. In tal senso si possono leggere le sue dimissioni. Se così è o non è, lo dica con chiarezza senza distrarre con altri argomenti.