Catenanuova: volontà di ridare lustro alle “vasche” di piazza Marconi

Catenanuova. La volontà di ridare lustro alle “vasche” di Piazza Marconi, costruzione che risale al 1899, quindi unico cimelio in vita, è rimasta solo volontà per oltre un decennio, così per l’Unione dei comuni “Corone degli Erei” il progetto “VASCHE” è diventato davvero un monumento che si potrà affidare con tutta probabilità ad una futura associazione che sarà denominata Unione dei comuni “Corone degli EREDI”, poichè in questo decennio nulla si è mosso verso una progettualità mirata, oramai riconoscibile solo sulla carta.
catenanuova vasche
Le pareti delle “Vasche”, sono oramai una insolita lavagna per scrivere dei messaggi, delle comunicazioni, da parte di ignoti, che si ritiene siano giovani, per comunicare sentimenti di simpatia o di auguri per avvenimenti importanti. Uno di questi messaggi che il “writer “ occasionale ha postato sulla parte frontale e ben visibile agli occhi dei cittadini è “Alina Auguri” , un messaggio che ha lasciato spazio a diverse interpretazioni. Sono auguri per Lina o per Alina, eppure per molti cittadini, questo messaggio color rosso sangue, può essere stato impresso per alimentare il desiderio di chi vorrebbe vedere queste antiche vasche rimesse a nuovo poichè le pareti presentano delle profonde abrasioni che ne deturpano l’aspetto, per quella piazza destinata da tempo ad essere l’agorà frequentata da anziani e giovani. Parlando di “Vasche”, si parla di un edificio che negli anni ha visto transitare diverse generazioni, mantenendo all’esterno ed all’interno la stessa morfologia di sempre. La necessità di dare un riassetto alla struttura, ha fatto parte di un progetto fantasma di quell’associazione dei comuni definito “Corone degli Erei” che collega tre comuni dell’ennese, Centuripe, Regalbuto, Catenanuova e tre del catanese, Raddusa, Ramacca, CasteldiJudica. Tre progetti, la realizzazione di un tracciato viario che collegasse Catenanuova a Casteldijudica, la conservazione della “Casa del Cacciatore”, territorio Casteldijudica, ed il risanamento conservativo del sito Vasche, che ha una superfice di 155 mq, per la distribuzione di acqua al centro abitato. Sulla carta, sono trascorsi oltre 10 anni, il “Corone degli Erei“ continua ad esistere, la progettualità è rimasta progettualità, ed anche se qualche politico attende la ripartenza, l’incuria attuale di queste “Vasche” è la testimonianza del tempo che passa.

Carmelo Di Marco