Dal frammentato quadro politico cittadino nasce “Regalbuto Riparte”

Letizia Stancanelli città RegalbutoLa saletta di un noto hotel di Regalbuto ha fatto fatica ad accogliere le persone accorse alla prima assemblea del neo movimento civico “Regalbuto Riparte”. Un movimento nato dalla “fusione” di tre gruppi di persone, che nelle precedenti elezioni amministrative locali si erano presentati su posizioni distanti, e che ora si propongono di semplificare il frammentato quadro politico della città. Dopo l’inizio dei lavori si sono susseguiti gli interventi fra cui quello di Gianni Meli leader del movimento “orgoglio regalbutese” del capo gruppo consiliare (ex Uniti per Regalbuto) Giuseppe Sassano che ha aggiornato la platea delle ultime questioni che hanno interessato il consiglio comunale a seguire ha parlato l’ex segretario di Uniti per Regalbuto Mattia Vignera che ha ribadito la volontà di tutti di semplificare, “a Regalbuto serve unione non frammentazione, unione di intenti per dare un’unica piattaforma programmatica” e quello di Domenico Romano segretario del movimento democratico regalbutese”. Dopo il dibattito particolarmente seguito dai presenti si è proceduto all’elezione degli organi statutari. Vito Rottino, Vincenzo Stancanelli e Nicola Verna sceglieranno nel loro interno il presidente, vice presidente e segretario dell’assemblea: mentre il consiglio direttivo è composto dai signori: Vincenzo La Bruna, Rosario Calcerano, Salvatore Granata, Salvatore Gagliano, Mattia Vignera, Santina Todaro, Vincenzo Carambia, Gaetano Messina, Salvatore Marletta, Giuseppe Piemonte, Giuseppe Furnò e Antonio Perna. Nel corso della prima riunione il direttivo eleggerà il segretario-portavoce del movimento il suo vice e il tesoriere. I componenti della presidenza dell’assemblea e del direttivo sono stati eletti per acclamazione. Il neo movimento civico cittadino dunque muove i primi passi e nei prossimi giorni sapremo chi sarà scelto a rappresentare i già tanti iscritti, si parla difatti di un centinaio di tessere già sottoscritte, si formeranno i gruppi che inizieranno a lavorare sui vari temi che interessano la città: da quello sociale, politico, occupazione, lavorativo, sportivo etc. “Il movimento è aperto a quanti ne vorranno far parte – ha concluso i lavori Gianni Meli – senza alcuna distinzione, a quanti cioè vorranno sentirsi partecipi nel lavoro lungo e faticoso di progettare il futuro della Regalbuto che pensiamo di lasciare ai nostri figli”.