Aidone. Magarìa – affabulazioni siciliane. La Sicilia raccontata in quattro capitoli

Marco ManeraAidone. Al cineteatro Herbita, il bravo e simpatico Marco Manera ha portato in scena Magarìa – affabulazioni siciliane, uno spettacolo – inserito nella programmazione natalizia del Comune di Aidone- Assessorato allo Sport, Spettacolo e Turismo – ideato ben 14 anni fa che commuove e fa ridere allo stesso tempo riproponendo modi di essere, ricordi di una terra, quella siciliana, unica ed irripetibile, con le sue innumerevoli contraddizioni, che non c’è più ma che è sempre presente nel cuore di ogni siciliano come un incantesimo, la magarìa appunto, che può venire fuori solo se punzecchiata da qualcuno che sa come arrivare al cuore e Manera sa come fare. Un recital-viaggio, quello di Manera, che, tra il serio e il faceto, senza scadere nei sentimentalismi banali, racconta la Sicilia attraverso quattro capitoli: il primo dedicato all’amore, con le tipiche serenate passionali d’amore di un tempo, che diventano serenate di sdegno quando l’amore non è corrisposto. Il secondo è dedicato al dolore, che Manera associa dottamente al problema sanità, un problema sempre irrisolto, afflizione di noi siciliani ma non solo. Il terzo, quello dei racconti, delle storie, “il cunto”, con storie meno conosciute o più note come l’antica “Re Bafé viscottu e minè”, e personaggi che ci hanno incantato da bambini e che affascinano ogni qualvolta vengono raccontati. L’ultimo capitolo è dedicato ai siciliani attraverso aneddoti, scioglilingua. Un Manera che, con maestrìa, ha saputo arrivare al cuore degli spettatori che, purtroppo, erano pochi, ma che hanno saputo applaudire calorosamente l’attore, il quale ha voluto consegnare loro metaforicamente le chiavi dei ricordi di una Sicilia dai mille volti, indimenticabile.

Angela Rita Palermo