Enna. Natale nella sede Avo dell’ospedale

Natale 2015 Avo ospedale 3Insegnanti, pensionati, impiegati, ragazze, che si incontrano, si guardano negli occhi e si ripetono a vicenda “a chi dispensare per questo Natale pillole di umanità”. No, non è una visione, magari frutto dell’uso di sostanze stupefacenti, ma la stupefacente immagine che si poteva ammirare nei giorni che hanno proceduto il Natale nella sede Avo dell’ospedale. Non una fantasia, dunque, ma un miracolo, firmato volontari ospedalieri che, riunitisi, hanno deciso, per queste feste natalizie, di allietare, animare e portare un poco di serenità agli ammalati dell’ Umberto I°. Un gruppo, infatti, si è recato nel reparto di Psichiatria, particolarmente curato durante tutto l’anno con i laboratori, per intrattenere gli ospiti con una tombolata; mentre un altro gruppo ha fatto il giro dei reparti per allietare con la musica i degenti. Intanto, proprio nella giornata di lunedì si è concluso il 27° corso di formazione dell’Avo al quale hanno partecipato un nutrito numero di ragazze. Obiettivo? Formarli, educarli per continuare a diffondere a Enna, come nelle altre città d’Italia, la cultura dell’empatia, dell’ascolto e della vicinanza all’altro attraverso esperienze concrete come quelle di visitare, aiutare gli ammalati dell’ospedale o prendersi cura delle tante persone che vivono il dramma della solitudine, in primis molti anziani che si sentono di peso, inutili e circondati da tanti farmaci, quando il vero farmaco di cui avrebbero bisogno sarebbe una persona con cui conversare, qualcuno che ascolti la loro storia, i loro ricordi le loro paure le loro piccole speranze. Soddisfatta la presidente provinciale dell’Avo, Rina Prestifilippo, per l’attenzione con cui i nuovi tirocinanti hanno seguito i 14 incontri con lezioni tenute da medici delle varie U.O.C. dell’Asp e da formatori dell’associazione.
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“Vogliamo offrire ai giovani – ha detto Silvana Iannotta, direttore del corso – gli anticorpi necessari per combattere l’aridità del vivere e l’indifferenza del sentire, malattie dilaganti della nostra epoca. Il corso di quest’anno ha avuto lo stesso tema proposto dalla FederAvo per la Giornata Nazionale: “L’arte del volontariato”, perchè per essere buoni volontari, oltre a conoscere regole, bisogna mettere in campo la sensibilità, l’estro e la fantasia. Così soltanto parlerà il cuore”.

Giacomo Lisacchi