Gagliano: maggioranza chiede accertamento di responsabilità per debiti fuori bilancio

Candito GiuseppeGagliano. Botti di fine anno in consiglio comunale, durante il quale è stato chiesto dalla maggioranza l’accertamento di responsabilità per i debiti fuori bilancio, risalenti ad anni passati.
All’inizio del consesso, l’opposizione ha rivolto un’interrogazione al sindaco Zappulla, concernente i lavori di posa e costruzione delle caditoie di via Roma, collocate in prossimità della scuola elementare, con scanalature verticali anziché trasversali, le quali costituiscono un ostacolo per le biciclette, le cui ruote rischiano di rimanere intrappolate nei solchi.
Al termine della trattazione del primo punto e prima del successivo, riguardante i debiti fuori bilancio, i consiglieri di opposizione hanno abbandonato l’aula. Assenti giustificati i consiglieri di maggioranza Di Cataldo e Brazzaventre, più Proto e Proietto, quest’ultimo di minoranza. Con l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di opposizione è venuto a mancare il numero legale per la prosecuzione dei lavori, rinviati di un’ora. La ripresa ha visto giungere in aula la consigliera di maggioranza Proto, con la quale è stato raggiunto il numero legale per la prosecuzione del pubblico consesso. Molto animata la seduta, che ha avuto al centro della trattazione i debiti fuori bilancio, derivanti da sentenze e decreti ingiuntivi risalenti a diversi anni addietro. Ferma la requisitoria da parte del capogruppo di maggioranza, Giuseppe Candito, e del presidente del consiglio, Aldo La Ferrera, i quali hanno fatto verbalizzare al segretario comunale la legittimità dei debiti fuori bilancio, dandogli mandato di accertare e relazionare per iscritto eventuali responsabilità. In particolar modo il capogruppo Candito si è soffermato sull’ultimo debito fuori bilancio, relativo alla revoca della dirigenza al comandante della polizia municipale da parte della precedente amministrazione Prinzi, avvenuta tra il 2011 e il 2012. Tale revoca è stata ritenuta ingiusta dal giudice, per cui l’ente comunale è stato condannato a pagare le spese di giudizio e quelle legali per oltre 14 mila euro, che ora figurano come debito fuori bilancio. Per tale ragione, il capogruppo Candito, condividendo il parere favorevole ma condizionato del revisore dei conti, e forte della sentenza emessa dal giudice della sezione lavoro del tribunale di Enna, ha chiesto al segretario comunale di relazionare in merito al debito, facendo emergere eventuali responsabilità contabili personali. “Il precedente sindaco – ha detto Candito – un anno fa aveva dichiarato a mezzo stampa di non aver lasciato debiti fuori bilancio. Ora possiamo dire con certezza che ne ha lasciati eccome”.

Valentina La Ferrera