Piazza Armerina, il Sindaco Miroddi s’iscrive al PD di Enzo Bianco. Non al PD, punto e basta?

Il Sindaco Miroddi s’iscrive al PD di Enzo Bianco
Non al PD, punto e basta?
In Sicilia un Partito diviso in tribù

pd spaccatoAbbiamo letto con attenzione la comunicazione con la quale il Sindaco di Piazza Armerina, dott. Miroddi, annuncia la sua adesione al PD di Enzo Bianco, mostrata con una foto che vede i due, il primo con fascia tricolore e il secondo con il sorriso di circostanza del padrino di battesimo. Forte è la tentazione di descrivere un primo cittadino del territorio ennese (fidiamo di non irritarlo) come personaggio da teatro pirandelliano (non è un’offesa). Difatti, oltre a Lui, altri attori sarebbero il sen Bianco e l’on Faraone (dal nostro messi nel copione), e la Città dei Piazzesi in un Atto unico dove si reciterebbe a soggetto sui localismi, le furberie, i vizi e la modestia di taluni uomini pubblici. Ma il sindaco della Città “lombarda” va preso sul serio (è insito il nostro rispetto verso la persona), perché la rappresentazione delle sue bizzarrie in sola chiave teatrale farebbe difettare l’attenzione sul PD siciliano e sulla Politica regionale. E infatti, volendo ricondurre il tutto a quest’ultimi, pensiamo di scomporre le motivazioni politiche del Miroddi nei suoi vari passaggi.
C’è una geometricità perfetta nel disegno esposto, e riconducibile alla vita pubblica dei nostri luoghi e di coloro che la esprimono. Se gli autori alla Miroddi fossero pochi, allora di certo ci si potrebbe riportare al mondo del teatro locale. Così, ahi noi, non è! S’espande la fungaia del Corpo dirigente isolano che di coerente ha solo quello di esprimere in perfetta assonanza la decadenza del mondo politico e pubblico della Sicilia. Sono funghi non commestibili che crescono nel terreno del PD, coltivato ormai da cacicchi di piccole ma temerarie tribù.
Dunque, Miroddi s’iscrive non tanto al PD nazionale avendo ritrovato in esso valori e idee forti, politiche nazionali, programmi di governo, ma al PD di Enzo Bianco (Federazione prov.le di Enna o di Catania?). Si sente militante democratico non come un Vici umbro o trentino, ma associato del partito, meglio sottopartito, di Bianco. Questi avalla l’atto politico, per lo meno anomalo e bizzarro, definendo modalità, tutte sue, d’adesione al PD, sbeffeggiando perciò lo Statuto. Il Sindaco di Catania ci è noto per il suo passato d’innovatore coraggioso, del primo cittadino d’Italia una volta più apprezzato, di chi negli anni ‘80 e ‘90 risollevò la sua Città. Ma pure come il Politico siciliano più combattivo nel colpire e denunciare i nostri mali. Fece tanto discutere quando affermò che “l’Autonomia Regionale blocca lo sviluppo della Sicilia!” Oggi, dichiara poco o nulla, ma lavora in proprio con un’idea di PD che nell’isola si vuole che sia un guscio vuoto di contenuti “liberal” e zeppo di dirigenti, magari giovani d’età ma vecchi di testa. Fa testo il devastante progetto di una sub regione della Sicilia orientale, estesa per circa 150 km, definita “Area Metropolitana di Catania”.
Tornando al nostro Miroddi, veniamo a sapere che ha anche un altro padrino, ossia l’on Faraone di Palermo. Se il sen. Bianco l’ha battezzato, l’on Faraone, c’è da supporre, l’avrebbe trasutu a Santu. In più afferma d’equipararsi a Renzi, perché Questi e Lui sono per la Politica del fare costruendo un percorso virtuoso di riforme; Lui a Piazza Armerina e il Presidente in Italia. Abbiamo detto che la vicenda va presa sul serio, e così tristemente è. Il PD in Sicilia, con il placet dei Bianco di turno, è ampiamente espressa da notabili che si sentono titolati a dirigerlo localmente con forme dubbiose di gestione pubblica e inadatta cultura politica.
Non ci resta che da comprendere il suo bagaglio d’idee. d’atti comunali e posizionamenti nel PD. Osserviamone alcuni.
· Lavora per un centrosinistra autentico ( ce n’è uno fasullo?) nella sua Città, anche se ogni consigliere forma gruppo a sé nessuno.
· Ha come riferimento politico l’area Renzi, applicando forse la proprietà transitiva con “ Miroddi sta per Faraone e Bianco, e siccome questi stanno per Renzi, allora Miroddi sta per Renzi”. Sindaco, se lo lasci dire da uno che dal 2013 partecipa agli incontri della Leopolda: per essere renziano non basta farsi battezzare da una notabile siciliano.
· Si cimenta in battaglie per il territorio: Piazza Armerina nell’Area Metrop. Catanese, la scelta di Caltanissetta sud per la gestione dei rifiuti ecc. Le sue lotte, par di capire, hanno un solo nemico, ossia Enna/Castrogiovanni! Se si pensa ai Sindaci Giammusso, Sammarco, Di Vita…… Ma torniamo al PD ufficiale che si vedrebbe le Aree Metropolitane, per come sono legiferate, trasformate in Sub Regioni per prevalenti logiche di potere, e priverebbero di presidi istituzionali la Sicilia Interna.
· Miroddi annuncia il suo organigramma: referente di sua nomina, gruppo consiliare di sua , adesioni interne. È accettabile perché il PD è un Partito “plurale”, ma tutto ciò non può portare all’assalto delle tessere.
Il commissario del PD ennese ha il compito di tracciare linee e percorsi politici, regole d’appartenenza per proteggerla dai non pochi notabili ai vari livelli che sono interessati a conquistare fette di tesserati, anche se muore la Politica, non solo del PD.

VINCENZO CIMINO