Enna. Lo sviluppo urbano nella zona Monte, oggi importante incontro

enna fontana piazza EuropaInizia oggi l’iniziativa promossa da università Kore e comune di Enna per avviare un confronto sul recupero e sviluppo delle zone periferiche.
Nell’A.A. 2015-16 il Coordinamento Corsi di Studio del quarto anno della Laurea in Architettura, presso l’Università Kore di Enna, si propone di avviare un ragionamento sulle forme della Periferia urbana e sui modi di operare attraverso gli strumenti della Progettazione Urbanistica e del Restauro, ma aperto anche ai contributi e agli scambi con gli altri corsi di studio dello stesso quarto anno. L’appuntamento è per oggi pomeriggio alle ore 18 al Centro Polifunzionale.

Finalità generale e visione concettuale
La finalità generale che il Coordinamento si propone è quella legata alle tematiche della riappropriazione degli spazi aperti e pubblici per la qualità della vita, della promozione di pratiche di autogestione delle scelte e delle azioni da mettere in campo e della conservazione e valorizzazione del patrimonio monumentale e delle risorse urbane. Questa finalità si vuole perseguire attraverso l’esercizio di pratiche partecipative e inclusive della comunità di attori locali e in stretta collaborazione con l’Amministrazione locale e il Laboratorio Permanente di Progettazione Partecipata (PPP Lab Enna).
I contenuti principali ruotano intorno alle seguenti questioni generali: Potrebbe essere la periferia uno spazio autogestito, autosufficiente nei cicli tecnologico-ambientali e meno dipendente dal “centro”? In questa formulazione, che ruolo possono giocare gli spazi aperti e i beni culturali/monumentali? Come è possibile attivare la riappropriazione dello spazio pubblico e la salvaguardia delle abilità economico/produttive?
Partendo di una visione metabolico- sostenibilista, in cui la communità è il principale attore responsabile della gestione dei suoi propri valori e risorse, si tratta di generare effetti di riappropriazione, autogestione e autosufficienza degli spazi aperti e dei beni sotto-utilizzati della città.
Come nelle esperienze di “agopuntura urbana” (da Geddes a Curitiba), si tratta di identificare i motori di azioni e visioni, capaci di dare forma urbana compiuta alle aree periferiche e marginali, per rispondere alle necessità emergenti che i progettisti, da soli, non possono essere capaci di prognosticare.
Metodologicamente si parte della “diagnosi partecipata” come via de inclusione sociale ma soprattutto come mezzo per assicurare il compromesso e la capacità di previsione dell’utente sociale attivo o cittadino politicamente responsabile, nei confronti del suo intorno. Di quello spazio che vive e utilizza giornalmente per tutte le sue attività.

Luogo di applicazione.
Il caso di studio e di applicazione scelto è l’area di più recente edificazione presente nella zona Monte della Città Alta, ricca di esperienze edificatorie (grandi contenitori pubblici, edilizia privata e edilizia economico-popolare) come di progetti mai realizzati (la sistemazione di Piazza Europa) o realizzati in variante o in assenza delle previsioni urbanistiche (Caserma dei Carabinieri, area delle antenne e ripetitori, ecc.) o, ancora, mai realizzate (presenza grandi vuoti urbani interni e sui margini dell’altopiano, il Parco delle pendici, ecc.).
Un’area ricca anche di potenzialità storico-culturali-economiche, ancora oggi di riferimento per l’intera comunità di Enna, e di interessanti “contenitori” edilizi sotto utilizzati o inutilizzati (il campo sportivo e altri), di emergenze monumentali di rilievo (Torre di Federico, Santuari dello Spirito Santo e di Papardura, Lavatoio Romano, Porta di Janniscuro, ecc.) e circoscritta da brani di tessuto storico delle origini (gli ingrottati sul versante “Pisciotto”, il quartiere di Fundrisi, ecc.) o da brani di tessuto “verde” o libero mai compiuti.

Articolazione sintetica dei tre seminari/workshop.
Le tre fasi di lavoro sono previste in tre step (iniziale, intermedio e finale) e si svolgeranno in forma di seminario/workshop, organizzate e condotte con la partecipazione della comunità locale e in spazi di incontro da reperire sul posto.
Questo consentirà, allo studente, di fare un’esperienza simulata di reale coinvolgimento e partecipazione alle scelte e alle azioni di progetto.
I tre seminari, della durata di cinque giorni, saranno condotti secondo una lettura fisica e morfologica, sociale e culturale, economica e produttiva, teorica e pratica.
La struttura dei tre impegni di laboratorio consisterà in: il primo seminario sarà condotto prevalentemente in aula con l’introduzione al corso, al tema delle periferie e al caso di studio “campione” (lo ZEN di Palermo) e altri casi di riferimento; il secondo seminario verterà sulla costruzione dell’impalcato di idee forti, strategie e visioni di massima e sarà svolto tanto in aula che sul luogo scelto per l’esperienza di lavoro, in diretto confronto con gli attori sociali locali; il terzo seminario, anch’esso suddiviso in lavoro in aula ed esperienza sul campo, sarà dedicato alla ricomposizione dei progetti, alla loro verifica con la comunità locale e alla presentazione dei risultati in forma pubblica.

Partenariato.
Oltre ai due soggetti istituzionali, Kore e ETSAV/UPC, si prevede di coinvolgere direttamente l’Amministrazione Comunale (Sindaco, Assessore all’Urbanistica, ecc.) e quelle associazioni, entità pubbliche e private, organizzazioni di categoria, ecc., già attive sul territorio e sui temi del recupero, riqualificazione, trasformazione e rigenerazione urbana della propria città.
In particolare: il Laboratorio Permanente di Progettazione Partecipata (PPP Lab Enna), gli alunni e i professori delle scuole della zona, la Casa d’Europa, la Società Dante Alighieri e ogni altra associazione, congregazione e organizzazione del quartiere Monte o della città.