Crisafulli confligge con PD, Kore e Prefettura

Crisafulli confligge con PD, Kore e Prefettuta
Colpi di coda d’un potere al collasso?
di Vincenzo Cimino

mirello crisafulli bnL’Università Kore, nelle varianti della Fondazione e dell’Ateneo, la Prefettura, organo del governo centrale, ed il PD ennese commissariato sono dunque i campi di battaglia scelti da Crisafulli per difendere il suo potere e per riesporre la figura dipinta, e da lui gradita, della sua persona, ossia colui che si s’è autodefinito “il PD sono io”, “Enna sono io”, “la Kore sono io”. Vien da dire che, oramai, è vittima di sé stesso, oltreché di coloro che lo hanno figurato “il Barone rosso” “il Boss delle tessere” e “l’evviva Mirello”, avendolo convinto ed esaltato al punto d’ubriacarlo. È un naufrago della politica siciliana alla deriva, e già in abbandono, con accanto solo il poco noto on. Raciti, da furbetto pronto a ereditare le tessere crisafulliane? È una domanda che si pone non prima d’una lettura delle sue rumorose condotte.

Il Nostro convoca i suoi in assemblea. Con quali temi? Il PD, la Kore e Istituzioni. Attacca per colpire, ma con frecce spuntate, il PD commissariato, esaltando col tono del padrone il “suo PD” e definendo infami coloro che hanno finora avuto negata, o resa difficile, la tessera. Esige un Congresso in tempi rapidi timbrando solo lui, e non il commissario on. Carbone, la regolarità del tesseramento e il grado di serietà e di guida del Partito. Altrimenti, convocherà una grande assise provinciale. Sono segnali di rottura, anche se lo nega con una battuta coerente con la sua parlata grossolana (propone bicarbonato a chi lo dovrà sopportare)? Poco importa il suo futuro politico, perché oggi conta di più ridare al PD la sua spinta propulsiva sui grandi temi di questi luoghi che vanno dalla marginalità crescente delle Aree Interne della Sicilia alla realizzazione d’un Libero Consorzio che non sia fotocopia della vecchia provincia. E su questo ha ragione l’ex senatore, a prescindere dalle sue idee sulle due questioni, a sollecitare iniziative. Con prontezza ha detto la sua il commissario Carbone senza lasciare zone d’ombra. Risponde, e come! Sottolinea che sarà lui a indire il Congresso ironizzando sull’anno; che è digeribile la presenza di Crisafulli senza bisogno di digestivi; che ha azzerato il tesseramento per controllare gli iscritti. Si richiama parimenti, il primo a farlo in Sicilia, alle complicità garantite alle bizzarrie crisafulliane da esponenti regionali come Raciti e Marziano.

MIRELLONE1L’ex sen. non si ferma, e apre il fronte contro il Prefetto, S’è lecito confutare le inchieste sulle sue Fondazioni, non lo è se chiama bandito l’espressione massima del Governo e dello Stato sul territorio! Prima il suo avvocato denuncia il Procuratore della Repubblica, ora lui stesso fa uso di un termine che, se non merita querela, causa sconcerto. Qualcuno gli consigli di tutelare il suo sistema di potere politico con quel po’ di stile coerente, almeno in parte, col suo status di ex parlamentare.

Infine, fa battaglia su Fondazione Kore pur di non sottoporla a commissariamento. S’indigna e accusa, ma in realtà la sua è una furbizia per celare le ragioni dell’inchiesta in corso. Noi ne riferiamo alcune: a) essa sarebbe senza soggetti fondatori dopo l’oscura decisione di liquidare il Cons. Univ. Enn. b) il consiglio d’amm.ne è a vita, e pertanto illegittimo; c) è da definire la sua natura giuridica, ovvero se pubblica o privata; d) la fonte del suo patrimonio sarebbe da scoprire. Crisafulli è convinto che tutto sia regolare? Meglio ancora per sollecitare, da buon iscritto al PD e da ex Eletto, a fare chiarezza.

Parla della Kore anche come Ateneo. Lo fa, a suo dire, per preservarlo da non precisati “condizionamenti” (esterni o interni e senza nomi?). Insinua “l’esperienza di trasferimento dell’Università in altre sedi” da “chi ha operato nella nostra Città fino a metà dello scorso anno”. Chiediamo: di chi si tratta? di quale fatto parliamo? Fuori i nomi e i fatti, signor Crisafulli !! Diversamente, saremo noi a chiedere a chi di competenza di fare luce. Le battaglie si fanno con armi lecite.

A questo punto osserviamo la persona sotto altra angolatura, non politica ma umana. Da 40 anni è in prima fila e da coprotagonista di tante vicende pubbliche locali e regionali; è stato per decenni uomo delle Assemblee Elettive. E da tempo lo rappresentano come il Potente di Paese, l’Uomo del Fare, il Possessore di tessere e voti, Colui che sa sporcarsi le mani, il Praticone Notabile.

buttafuoco crisafulli sandaliLo scrittore e giornalista Buttafuoco con la sua mirabile penna ne ha fatto un personaggio, magari. da prendere in simpatia. Come si presenta, ora? Quello che 4 volte è stato ritenuto impresentabile; che è stato sottoposto a frequenti inchieste giudiziarie; che il PD nazionale lo valuta ingombrante e invadente; che lo scorso anno è stato bocciato alle elezioni a Sindaco; che gli resta vicino solo il segr. reg. Raciti con il suo rac(h)itismo politico fiacco. Eppure, l’ex è convinto che la sua figura è sempre quella: criticato ma accolto, inammissibile ma rispettato, fastidioso ma simpatico, rude ma tollerabile, potente ma alla mano. Purtroppo per Lui, non è più così. Pare lasciato solo e mal consigliato, circondato da saputi e spirti; è fuori dall’idea di un PD aperto e non ad personam, sia pur in Sicilia. Corre il pericolo d’essere vittima del suo personaggio che altri hanno ritratto.