Botta e risposta tra dipendenti ANFE Enna

ANFE SICILIAComunicato stampa firmato dalla maggioranza dei lavoratori pari al 95% del personale dipendente a tempo indeterminato, a firma di Vincenzo Savarino direttore Anfe Enna:

“I dipendenti dell’ANFE Regionale di Enna si dissociano dalle notizie rese a mezzo stampa da alcuni colleghi, considerandole irresponsabili e orientate a generare panico e preoccupazione all’interno dell’ambiente di lavoro, in un clima già da molto tempo compromesso dalle gravi inadempienze della Regione Siciliana, sicuramente non imputabili all’operato del nostro datore di lavoro.
La diffusione pubblica di tali notizie oltre a ritenersi inaccettabili e contro ogni etica professionale, arreca altresì danno all’immagine dell’ente e dei lavoratori impegnati giornalmente a difendere con forza i propri diritti e a tutelare la credibilità dell’ente con il mondo esterno.
Questa “ smania “ mediatica in un momento in cui si sta operando all’interno delle scuole Pubbliche per le iscrizioni ai corsi di obbligo scolastico, per contrastare il fenomeno della dispersione, non giova né ai dipendenti né tantomeno alle famiglie chiamati oggi a fare una scelta molto importante per il futuro dei loro figli”.


Sembra insanabile lo scontro tra i dipendenti dell’Anfe regionale di Enna. Dopo il documento, firmato dal direttore provinciale Anfe, Vincenzo Savarino, “firmato dalla maggioranza dei lavoratori pari al 95% del personale dipendente a tempo indeterminato”, con il quale alcuni lavoratori si dissociano dalle notizie rese a mezzo stampa da alcuni colleghi, considerandole irresponsabili e orientate a generare panico e preoccupazione all’interno dell’ambiente di lavoro, gli aderenti al “Comitato dei lavoratori della formazione per il rispetto dei propri diritti”, costituitosi lo scorso dicembre hanno scritto al Presidente regionale dell’Anfe, Paolo Genco e al direttore generale Gaetano Calà, con i quali si erano incontrati qualche giorno fa ad Enna, per avviare un percorso di distensione, per conoscere se la direzione regionale fosse a conoscenza della riunione fatta ad Enna, peraltro nei locali dell’Anfe. Nel corso della riunione tenutasi il 26 gennaio scorso, sarebbe stato stilato questo documento contro alcuni colleghi, quelli del Comitato, rei di avere presentato un ricorso ingiuntivo per recuperare gli oltre 20 mesi di stipendio arretrato e accusati di avere diffuso a mezzo stampa le notizie. Questa divisione che si è venuta a creare tra colleghi, che lavorano fianco a fianco da tantissimi anni e che in teoria dovrebbero essere uniti per la stessa battaglia, crea un clima arroventato ed espone il gruppo del comitato al disprezzo generale, additato come la causa di un’eventuale mancato accreditamento dell’ente. La vicenda rischia di assumere toni esasperati, con i lavoratori del Comitato, oggi guardati, con sospetto dagli altri colleghi, accusati di avere messo in difficoltà l’Ente, solo per avere reso pubblico il loro disagio. La direzione regionale palermitana, intanto, ha convocato una riunione per il prossimo sabato, 6 febbraio presso la sede dell’Anfe regionale per discutere sul difficoltà che questa guerra interna sta creando all’interno della sede ennese dell’Anfe.