Enna. Multiservizi, condanna a pagare 24 mensilità agli ex dipendenti

Enna multiservizi giu2015 (2)Hanno avuto ragione gli ex dipendenti della Multiservizi che nei giorni scorsi si sono visti riconoscere le proprie motivazioni che hanno portato alla condanna al pagamento di 24 mensilità. L’ultimo colpo di scena è arrivato con un’ordinanza del giudice del lavoro di Enna che ha dichiarato l’illegittimità del licenziamento collettivo fatto dalla Multiservizi contro i propri dipendenti condannando, inoltre, l’azienda al pagamento in loro favore di una indennità risarcitoria pari a ventiquattro mensilità di retribuzione oltre alle spese di giudizio.
L’avvocato Emilio Mascheroni, difensore di trenta lavoratori della Multiservizi, ha sottolineato come “l’azienda ed in particolare i suoi soci pubblici non abbiano voluto sino ad oggi, malgrado le sollecitazioni della magistratura ennese, trovare una pacifica soluzione della controversia garantendo a tanti incolpevoli lavoratori un futuro occupazionale ed evitando gli effetti di gravi condanne”. Una sentenza simile era stata applicata ad altri lavoratori ed un’altra è attesa per metà anno.
La scorsa estate alcuni dipendenti della Multiservizi diedero voce ad una clamorosa protesta con un sit in continuo davanti la Prefettura avviando anche lo sciopero della fame prolungato per diversi giorni per chiedere il riconoscimento dei loro diritti ed il ritorno al lavoro. Fu però loro detto che la società Multiservizi era in dismissione e che sarebbe stato impossibile. Sulla chiusura della Multiservizi in questi mesi si sono susseguite voci contrastanti tra chi assicura una sicura chiusura e chi (come gli operai) denuncia che lo stato sociale continua ad essere attivo.
Di certo c’è che adesso dovrà rispondere a questa ordinanza del tribunale ed i dipendenti anticipano che continueranno la loro battaglia.