Enna. Noa, un anno di attività che porta ossigeno alle casse

Campisi comandanteImposte accertate per oltre 285 mila euro, 113 mila euro di tasse riscosse sulla pubblicità, 42 mila euro accertati per il pagamento dell’occupazione del suolo pubblico. Sono questi alcuni dei numeri archiviati dal Nucleo operativo antievasione di Enna ormai al lavoro dal marzo 2014, quasi due anni che hanno portato alle casse comunali soldi che prima si “sconoscevano” grazie alla lotta all’abusivismo e all’evasione. E dire che questo duro lavoro è stato realizzato con una squadra formata da appena un commissario, un ispettore capo, un geometra e due ispettori.

I sopralluoghi espletati nel 2015 sono stati 534 sulla pubblicità e 450 relativi ai passi carrabili accertando su questi ultimi imposte per 385 mila 860 euro con una riscossione di 242 mila 010 euro. La riscossione, va ricordata, non è di competenza del Noa che invece porta avanti una intensa collaborazione con l’ufficio tributi che lavora però in ristrettezze numeriche potendo contare su un funzionario ed un precario.
Le imposte sui passi carrai recuperate a seguito di verifiche del Noa ammontano a 14.481 euro. È invece di 191.449 euro l’imposta accertata sulla pubblicità ordinaria (riscossi 113.928 euro).
L’evasione sulla tassa di pubblicità è stata invece di 20 mila 758 euro.

Ventuno le sanzioni amministrative (12 mila 586 euro) per violazioni sul volantinaggio ed affissioni abusive. Due mila 954, in dieci i verbali, da sanzioni per cartelli indicatori abusivi.

L’Annona ha invece realizzati 95 verbali di ispezione ad attività commerciali, 45 accertamenti per la Camera di commercio, 200 notifiche per l’ufficio commercio e tributi; 1.770 euro di sanzioni per attività ambulanti abusive, 42 mila euro accertati per il pagamento dell’occupazione del suolo pubblico; 774 euro ricavati per infrazioni al codice della strada; due verbali per occupazione suolo pubblico per lavori edili (848 euro).

Nel corso dei prossimi mesi, anticipa il responsabile del Noa Gaetano Campisi, “saranno pianificate attività, anche nuove, a supporto di iniziative volte a fare incamerare quelle somme rimaste ancora evase intensificando attività investigative e di controllo”.

Come detto questi introiti per le casse comunali sono voci nuove consentite da uno strumento, il Noa, che ha riportato ordine in alcuni settori dove vigeva la totale anarchia ed il mancato rispetto delle regole. L’aver iniziato, ed intensificato, i controlli ha così permesso di regolarizzare alcune entrate che sommate in un anno compongono una cifra considerevole nei poveri bilanci del comuni. Ecco perché due anni fa si è deciso di puntare forte sull’istituzione del Noa che probabilmente adesso anche rinforzato per portare avanti il lavoro