Valguarnera: ricorso dell’opposizione contro il piano anticorruzione

valguarnera villa_sant_elenaValguarnera. E’ ormai scontro politico a 360° tra maggioranza e opposizione. Non lasciano nulla ormai al caso, le bufere sui giornali, sui social network e su qualsiasi altro mezzo di comunicazione si susseguono giorno dopo giorno. Sotto la lente di ingrandimento del gruppo di opposizione “l’Altra Voce” questa volta il PTCP (piano triennale per la prevenzione della corruzione) che sarebbe stato approvato senza tenere conto delle direttive dell’autorità nazionale anticorruzione. Il gruppo di opposizione a tale riguardo ha trasmesso una nota al Sindaco Francesca Draià, al Presidente del Consiglio Comunale Enrico Scozzarella e per conoscenza al segretario comunale e al Prefetto, con la quale si chiede l’immediata revoca della delibera di Giunta, relativamente al triennio 2016/2018. Le motivazioni di tale richiesta derivano dal dato di fatto che l’attuale Amministrazione ha approvato il PTCP 2016-2018, confermando il precedente piano 2015/2017, senza quindi tenere conto delle direttive dell’ANAC (Autorità Nazionale Anticorruzione). In particolare, dalle recenti determinazioni dell’ANAC, emergerebbe chiaramente che, in materia di prevenzione e corruzione, il Consiglio Comunale deve deliberare i criteri di massima attraverso l’approvazione di un documento generale che coinvolga le realtà attive che operano nella nostra comunità locale. “Ancora una volta- scrivono in una nota- così come accaduto recentemente in occasione della delibera che ha modificato in maniera sostanziale il regolamento degli uffici e dei servizi, questa Giunta Comunale opera in palese contrasto con il dettato normativo, sottraendo abusivamente e continuamente competenze al Consiglio Comunale. Dispiace che il presidente del Consiglio Comunale e i consiglieri comunali di maggioranza rimangono in silenzio rinunciando a svolgere le rispettive funzioni. Auspichiamo –concludono- che l’amministrazione comunale provveda a revocare la delibera relativa al Piano, in quanto all’interno di essa vengono definite le metodologie della buona amministrazione e il rispetto delle regole democratiche. Questo è il momento per verificare se questa Amministrazione intende operare nel rispetto delle regole democratiche, o, preferisce continuare ad operare nel chiuso del palazzo, con i soliti noti”.

Rino Caltagirone