Valguarnera. La politica prende atto solo adesso della dispersione scolastica, dopo la denuncia a 6 genitori

Concetta DragàValguarnera. La politica prende atto solo adesso del grave fenomeno della dispersione scolastica dopo i recenti casi di cronaca che hanno portato, attraverso indagini dei carabinieri, alla denuncia di 6 genitori per non aver vigilato sulla condotta dei propri figli. Ad intervenire sull’argomento è il gruppo di opposizione “L’altra voce” che tramite le consigliere Concetta Dragà e Concetta Forte (nelle foto), invitano la Giunta comunale ad istituire uno sportello di ascolto per la prevenzione del disagio giovanile e della dispersione scolastica destinata alle famiglie e agli alunni residenti, appartenenti alla fascia di età tra i 6 e i 16 anni. “Quello della dispersione- affermano le due esponenti- è una piaga sociale che deve essere contrastata con mezzi idonei espletati dagli enti interessati”. Tutto ciò in considerazione del fatto che rispetto agli anni precedenti emergerebbe un numero in aumento di alunni che abbandonano la scuola senza assolvere all’obbligo formativo. Concetta ForteAl fine di istituire in paese una più fattiva collaborazione fra gli Enti locali (Comune, Asl, Associazioni) le famiglie e gli operatori scolastici per programmare interventi concreti nell’ambito della prevenzione del disagio giovanile e della dispersione scolastica, le due consigliere propongono di predisporre uno studio per la realizzazione di un progetto “sportello-ascolto” in collaborazione con gli Enti di competenza, che coinvolga gli alunni, le loro famiglie, i docenti, gli esperti dell’Asl, le associazioni di volontariato. Lo scopo- secondo Forte e Dragà- deve essere quello che gli Enti interpellati svolgano un’azione sinergica di prevenzione nell’affrontare le diverse problematiche giovanili, volte a fronteggiare i diversi fattori di disagio, devianza e insuccesso scolastico. Nel particolare, prevenire l’instaurarsi di disagio giovanile creando uno spazio di ascolto per sostenere i ragazzi nel loro percorso di crescita, favorendo la diminuzione della conflittualità ragazzi -famiglie- docenti; sollecitare in loro lo sviluppo di competenze trasversali che permettono di fronteggiare le situazioni problematiche; sostenere le famiglie attraverso un intervento psicologico, psicosociale ed educativo; stimolare lo sviluppo di strategie educative ed innovative che facilitano l’integrazione culturale e sociale dei ragazzi.

Rino Caltagirone