ASI. Processo on. Alloro: Cicero e Viavattene confermano accuse

alloro asi ennaSentiti stamani il dott. Alfonso Cicero (ex Commissario straordinario dell’Asi di Enna) e l’ing. Carmelo Viavattene (attuale vice direttore dell’Irsap) parti offese, insieme all’assessorato regionale alle Attività Produttive (all’epoca dei fatti Assessorato all’Industria), nel procedimento nei confronti del deputato regionale PD Mario Alloro, cui è contestato il reato di “abuso d’ufficio continuato e aggravato anche per la rilevante gravità del vantaggio patrimoniale”.

Confermate le accuse da parte del dott. Cicero, il quale ribadisce le denunce di mala gestione e sistema clientelare da lui riscontrate nell’attività della Direzione Generale di Alloro all’interno dell’Ente.
“Ho denunciato, inoltre, l’illegittimità del contratto di conferimento dell’incarico di dirigente di tre unità operative dell’area tecnica del Consorzio, ad un soggetto esterno all’amministrazione consortile, l’architetto Serra”, afferma Cicero, “perchè non si è tenuto conto della presenza di un dirigente interno all’Ente, che già da tempo espletava quelle stesse funzioni. Solo in caso di assenza di una figura professionale specifica all’interno dell’ASI, infatti,  può procedersi ad una nomina esterna”.
Sottolinea, inoltre, la conseguente inopportunità economica che ne è derivata: e cioè quella di aver corrisposto due stipendi dirigenziali, che superano i centomila euro annui, per la stessa posizione professionale.

L’ingegner Viavattene ribadisce che, a norma di legge, un consulente esterno può essere nominato solo in caso di assenza di dirigenti all’interno del consorzio e comunque per un periodo non superiore a tre anni. “L’incarico all’arch. Serra, invece, è stato continuamente prorogato dal 2005 al 2009”, ricorda Viavattene, “e Alloro ha così disatteso le note dell’assessorato regionale all’Industria e dell’Ufficio legislativo della Regione che invitavano l’Asi ed i suoi organi consortili a ripristinare la legittimità degli atti”. “L’architetto Serra, inoltre non aveva la qualifica necessaria per legge per svolgere quell’incarico dirigenziale, poiché spetterebbe ad un ingegnere”.

Il prossimo 14 aprile verrà completata l’attività istruttoria, mentre il 19 maggio sarà sentito l’imputato.