Sindaco Dipietro: Enna e gli ennesi non meritano di assurgere agli onori delle cronache nazionali per vicende negative

enna maurizio dipietro 150617 insediamento (2)Dal capoluogo di provincia più piccolo d’Italia ci si aspetterebbe forse maggiore anonimato ma ad Enna in questi mesi pare impossibile. L’“Umbilicus” della Sicilia, terra di gioie e dolori dove nell’ultimo anno si è ribaltata la storia politica di due decenni. Una inversione che ha portato alla sconfitta di Crisafulli fatto (elettoralmente) fuori da un suo ex compagno di partito, Maurizio Dipietro, che oggi si trova a governare Enna nel pieno del clamore mediatico che ha spesso coinvolto l’università Kore. Ed è da qui che iniziamo con Dipietro, dal rapporto della città con la Kore.

«Il rapporto tra Enna e la sua Università, che considero di Enna, non di chi se n’è impossessato con stratagemmi di dubbia legittimità, è un rapporto assai proficuo per entrambi. Per l’Università che ha trovato asilo nel centro della Sicilia, in una posizione geograficamente favorevole all’interno dell’Isola e che guarda, non solo metaforicamente, al Mediterraneo e per la Città, che ha accolto migliaia di studenti e si è arricchita della loro presenza. L’università e l’indotto che vi gira intorno sono ancorati alla parte bassa della città, sembra essere ancora un corpo estraneo alla parte alta di Enna che andrebbe rivitalizzato anche attraverso una migliore presenza».

La Kore ha portato sviluppo ed in caso non teme che le recenti polemiche possano minarne il valore?
«Ha certamente portato uno sviluppo economico e direi anche sociale nella realtà locale, pur con le prospettive di ulteriore sviluppo che ho segnalato. E’ indubbio che la Kore oggi sia in grande difficoltà soprattutto d’immagine. Non giova alla sua credibilità la notizia che si sia “regalata” la laurea al figlio di magistrato sospeso dal Csm dallo stipendio e dalle funzioni, non giovano le troppe indagini che la riguardano, insieme alla Fondazione Kore appena commissariata dalla Prefettura. Non giova quella che il Presidente Salerno chiama l’”eccessiva invadenza” dell’ex senatore Crisafulli» dice Dipietro che pensa anche al contributo di un milione di euro negato dall’Ars e si chiede «se sia difficile accertare se qualcuno è dedito a “regalare” lauree o porre rimedio all’”eccessiva invadenza” di qualche potente che danneggia l’immagine di Kore» sostenendo che il commissariamento dell Fondazione apre uno scenario diverso nella governance dell’università e la sua amministrazione non si sottrarrà alle responsabilità che le competono.

Vicenda Prefetto. Come ha vissuto la città le notizie sull’indagine che ha colpito anche il ministro Alfano?

«La sensazione che ho delle reazioni in Città è di sgomento e di amarezza. Enna e gli ennesi non meritano di assurgere agli onori delle cronache nazionali per vicende negative. Fermo restando che occorre attendere le risultanze dell’azione della magistratura e che sino a condanna definitiva ogni imputato è innocente, gli ennesi non si riconoscono nell’immagine che taluni danno della nostra Città» dice ancora il sindaco di Enna riconoscendo che «gli ennesi non hanno manie di megalomania e costituiscono una collettività aperta, laboriosa e generosa, come tutti coloro che sono stati ad Enna possono testimoniare, e sono vicini alle istituzioni con le quali collaborano convintamente. Per questo motivo, al di là della vicenda penale, nei prossimi giorni proporrò al Consiglio Comunale di conferire la cittadinanza onoraria al Prefetto Guida, al Procuratore Ferrotti e al Questore Guarino che hanno lasciato gli incarichi da pochi giorni per simboleggiare la gratitudine degli ennesi verso i servitori della Stato».

Seppur per pochi mesi ha lavorato a stretto contatto con Guida. Che risultati sono stati ottenuti?

«Ho avuto il privilegio di conoscerlo e gli ho ripetutamente chiesto un ausilio per i gravi problemi che affliggono la collettività provinciale. Ne ho sempre avuto in cambio una collaborazione preziosa ed appassionata, tanto da avere manifestato pubblicamente il mio disappunto per il suo trasferimento» ricorda Dipietro che ha salutato il nuovo Prefetto Leonardi «che, sono certo, non farà rimpiangere Guida rimasto nel cuore degli ennesi».

Non solo Kore ma anche emergenza rifiuti. Cosa sta succedendo e quali soluzioni?

«La vecchia politica ci ha lasciato in eredità il carrozzone dell’Ato EnnaEuno (e non solo) la cui governance, in parte di nomina regionale e in parte di nomina dell’assemblea dei sindaci, sembra non essere in grado di dare soluzioni al problema. Le spese sono di molto superiori alle entrate, dunque, un giorno non sono in grado di pagare il carburante, un altro non possono pagare la discarica, poi gli stipendi agli amministrativi ed ciascuna vicenda provoca un disservizio. Da ultimo, il colpo di genio: non pagare lo stipendio per intero agli operatori ecologici». Da qui, prosegue Dipietro, «io che sono abituato ad assumermi le responsabilità che mi competono, ho preteso, insieme a qualche collega sindaco illuminato come Galvagno, Draià, Biondi, Costanza, Lacchiana, un’assemblea dei sindaci nel corso della quale la governance dell’Ato porta una soluzione al problema oppure proporrò di ringraziarli per il lavoro fatto, accompagnarli alla porta e, se lo stato d’insolvenza è irreversibile, portare i libri in Tribunale».

In queste ore si parla anche di dipendenti in malattia, possiamo veramente parlare di un “caso” legato alla rotazione del personale?

«Non credo che ci siano malattia “tattiche”, sarebbe grave per i dipendenti e per i medici che le attestano. Voglio pensare che si tratti di una casualità. Stimo i dipendenti del Comune tra cui vi sono eccellenti lavoratori. La rotazione è un obbligo normativo sull’anticorruzione e serve a prevenire che si creino orticelli da coltivare per interessi differenti dall’interesse pubblico. Abbiamo rotto con il passato anche nella politica del personale. Faremo le opportune verifiche e, se vi saranno stati abusi, non faremo sconti a nessuno».

Tra un’emergenza e un’altra avete sbloccato dopo 26 anni il Prg?

«Abbiamo raccolto un’eredità pesante e credo che qualcosa si sia mosso. In primis il Prg che è finalmente giunto a destinazione. La mia giunta lo ha trasmesso al Presidente del Consiglio Comunale e grazie al lavoro che abbiamo fatto, con in testa l’assessore Contino e l’architetto Miccichè, Enna tra breve avrà uno strumento urbanistico» e nell’inversione di rotta il sindaco di Enna inserisce i finanziamenti avuti con lo stato d’emergenza «che la mia amministrazione ha avuto l’intuito di chiedere e che ci permetterà di intervenire su tre strategiche strade. Un risultato raggiunto attraverso la sinergia che tutti hanno fornito, dagli uffici comunali, al Coc, al pool di tecnici messi in campo dalla Kore fino alla protezione civile con il direttore Foti, all’assessore regionale Croce, i deputati Alloro e Greco e le forze politiche investite della questione alle quali ho chiesto aiuto, ad iniziare dall’on. Carbone commissario provinciale del partito del Presidente del Consiglio dei Ministri».

Ha annunciato l’intenzione di candidare Enna a capitale italiana della cultura.

«Enna avrà una faccia nuova! Dobbiamo superare un passato negativo che deve servire da stimolo. L’idea di Enna capitale italiana della Cultura cresce e cresce bene. Riteniamo che lo sviluppo economico sociale della Città – conclude Maurizio Dipietro – passi dalla sua vocazione: la storia, la cultura ed il turismo».

William Savoca
per il quotidiano La Sicilia