Nuovo Codice Appalti: varato il decreto dal Consiglio dei Ministri

confartigianato zarba rosaIeri il Consiglio Dei Ministri ha approvato in via preliminare il Decreto Legislativo che riforma il codice degli appalti e recepisce le Direttive europee in materia di appalti e concessioni.
Recependo le sollecitazioni della Confartigianato per attuare, finalmente, il principio “Think Small First” (“Pensare innanzitutto al piccolo”) dello Small Business Act”.

Il Testo presenta alcune novità rispetto alla bozze del decreto, circolate in precedenza- dichiara il Segretario prov.le di Confartigianato –Rosa Zarba . Rileviamo innanzitutto che nell’ultimo passaggio è venuto meno l’innalzamento delle certificazioni SOA, precedentemente indicato in 1 milione di euro e che viene ricondotto a 150 mila euro delle vecchia soglia , questo aspetto, continua , Rosa Zarba potrà essere ritenuto accettabile solo se si accompagnerà ad una robusta riduzione delle tariffe, altrimenti sarà una occasione mancata per favorire le piccole e medie imprese nella partecipazione agli appalti.

Nella nuova stesura, inoltre Governo tradisce la chiarezza del principio, contenuto nella legge delega, di privilegiare le imprese a Km zero, relegandolo tra i criteri premiali che nel nuovo art. 95 appare contenuto in un modo alquanto sfumato e dà una eccessiva discrezionalità all’Amministrazione aggiudicatrice.

Per quanto attiene alla suddivisione in lotti il testo è stato ricondotto allo spirito originario della direttiva al fine di favorire l’accesso delle microimprese, piccole e medie imprese l’effettiva possibilità di partecipare agli appalti;

La restituzione alle imprese della libertà di scelta del contratto da applicare; misure premiali per i concessionari che coinvolgano le Pmi negli appalti; l’applicazione dell’istituto dell’avvalimento; la possibilità di ricorso generalizzato al criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa; l’esclusione del ricorso al solo criterio del massimo ribasso per le gare ad alta intensità di manodopera.

Naturalmente, conclude Rosa Zarba, teniamo conto che, il provvedimento, dopo i pareri del Consiglio di stato , della Conferenza Stato-Regioni e delle competenti Commissioni parlamentari dovrà tornare in Consiglio dei Ministri per la definitiva approvazione il 18 aprile.