Enna. Incontro all’Istituto “Federico II” sul grande Imperatore Svevo lo “Stupor Mundi”

enna Conferenza Federico IIEnna. Un interessante incontro sulle imprese dell’Imperatore Federico II di Svevia e la sua presenza a Castrogiovanni, si è tenuto nell’aula magna dell’Istituto Professionale di Stato, a lui intitolato. L’iniziativa si deve alla Casa d’Europa, in collaborazione con il ‘Centro Studi Federico II’ e alla ‘Società Dante Alighieri’, Comitato di Enna. Hanno intrattenuto i numerosi studenti, i relatori Rocco Lombardo, storico dell’arte, cultore di storia medievale, e Federico Emma, scrittore, appassionato di storia patria e segretario della “Dante”. I saluti di benvenuto agli oratori, ospiti e insegnanti, sono stati dati dalla docente Elisa Di Dio – a nome della preside dell’Istituto, Giuseppina Gugliotta – e da Maria Renna, nella qualità di rappresentante della Casa d’Europa, presieduta da Cettina Rosso. I relatori si sono alternati nell’illustrare all’uditorio, con l’ausilio di slide proiettati su schermo, quel che rappresentò per la Sicilia il grande Imperatore, chiamato dai suoi contemporanei “la meraviglia del mondo”, sottolineando in particolare le attenzioni che ebbe nei confronti della città di Enna, allora Castrogiovanni, dove soleva trascorrere giornate dedite alla caccia (la sua grande passione), e dove lasciò monumenti ancora oggi ben conservati: la cittadella (castello di Lombardia) da lui ampliata e fortificata e la Torre Ottagonale dove “in quelle austere sale Federico si riuniva in cenacolo, declamando poesie, e dove – a dire di Andrea Camilleri – nacque la Scuola Poetica Siciliana”. Dopo un excursus storico sulle gesta di Federico II, che fece costruire nei suoi territori, in particolare in Sicilia e in Puglia, una notevole rete difensiva fatta di castelli e torri, i relatori si sono soffermati sugli aspetti umanistici dell’Imperatore, per la sua straordinaria cultura linguistica, filosofica, scientifica e astrologica e, soprattutto, per la sua lungimiranza verso un disegno europeo (non realizzato) ma che era nei suoi sogni. Amò tanto la Sicilia che, pur essendo morto in terra di Puglia, per disposizione testamentaria volle essere sepolto nella cattedrale di Palermo, dove il suo monumentale sarcofago, posto accanto a quello dei genitori e del nonno Ruggero II, è quotidianamente ornato di fiori. Lo stemma della città di Enna – hanno raccontato gli oratori – potrebbe essere d’epoca federiciana, data la presenza dell’aquila bicipite, anche se, autorevoli studiosi, indicano tale simbolo risalente ad un’epoca antecedente. Fu Federico II che impose alla città l’appellativo di Urbs Inexpugnabilis, tutt’oggi facente parte del suo stemma, durante il Consiglio del Regno convocato a Foggia nel 1240. Infine sono state date notizie della tavola e delle pietanze ai tempi di Federico, nonché del guardaroba reale, ricco di ricami su stoffe pregiate, tra cui il famoso mantello dello Svevo conservato presso il museo di Vienna. Elisa Di Dio, visibilmente soddisfatta per la numerosa partecipazione degli studenti, per l’attenzione e l’interesse riservato all’argomento, ha ringraziato Rocco Lombardo, Federico Emma e Maria Renna “che hanno raccontato pagine interessanti della nostra storia: quel medioevo segnato dall’energia dirompente dello Stupor Mundi, una personalità accattivante che ancora oggi affascina, incanta e sollecita domande per il nostro futuro”.

Salvatore Presti

Salvatore Presti Enna